Si prospetta una lunga chiusura (almeno un anno) per la piscina comunale di Ghisalba, il cui tetto è stato colpito da un maxi incendio alla vigilia di Ferragosto. Primo sopralluogo congiunto del Nucleo investigativo antincendi (Nia), dei Vigili del fuoco del comando di Bergamo e dei carabinieri di Martinengo, con il Comune di Ghisalba che sta valutando di nominare un perito di parte per arrivare a un conteggio preciso dei danni economici subiti dalla struttura in via Moro che sono sicuramente ingenti. Ancora ignote le cause che hanno portato al rogo: in questo momento non si esclude alcuna pista. Il sopralluogo è stato utile anche per verificare le condizioni dell'impianto natatorio. Sicuramente l'incendio ha scatenato una grandissima quantità di calore: il legno del tetto esterno è completamente bruciato e il calore sprigionato dalle fiamme ha causato la deformazione delle travi d'acciaio. La copertura al di sotto, in calcestruzzo armato, è invece rimasta integra. Ad oggi è difficile anche confermare se, come detto da alcuni testimoni, l'incendio sia partito dalla parte anteriore del tetto. E nemmeno se possa essere collegato ai lavori di rifacimento che erano terminati il giorno prima. Al vaglio degli investigatori anche i filmati registrati dalle telecamere: una di queste, in particolare, punta direttamente sul parcheggio esterno dell'impianto. Un altro nodo riguarda la gestione della piscina, fino al 31 agosto affidata allo «Sporting Club Verona». L'amministrazione comunale, prima dell'incendio, aveva già definito il bando di gara per la nuova gestione, aggiudicata da una società con sede ad Arona. Ora è tutto fermo, con la società che sarebbe dovuta subentrare dal primo settembre che è stata avvisata dell'incendio. Il servizio di Matteo De Sanctis per Bergamo Tv.
Si prospetta una lunga chiusura (almeno un anno) per la piscina comunale di Ghisalba, il cui tetto è stato colpito da un maxi incendio alla vigilia di Ferragosto. Primo sopralluogo congiunto del Nucleo investigativo antincendi (Nia), dei Vigili del fuoco del comando di Bergamo e dei carabinieri di Martinengo, con il Comune di Ghisalba che sta valutando di nominare un perito di parte per arrivare a un conteggio preciso dei danni economici subiti dalla struttura in via Moro che sono sicuramente ingenti. Ancora ignote le cause che hanno portato al rogo: in questo momento non si esclude alcuna pista. Il sopralluogo è stato utile anche per verificare le condizioni dell'impianto natatorio. Sicuramente l'incendio ha scatenato una grandissima quantità di calore: il legno del tetto esterno è completamente bruciato e il calore sprigionato dalle fiamme ha causato la deformazione delle travi d'acciaio. La copertura al di sotto, in calcestruzzo armato, è invece rimasta integra. Ad oggi è difficile anche confermare se, come detto da alcuni testimoni, l'incendio sia partito dalla parte anteriore del tetto. E nemmeno se possa essere collegato ai lavori di rifacimento che erano terminati il giorno prima. Al vaglio degli investigatori anche i filmati registrati dalle telecamere: una di queste, in particolare, punta direttamente sul parcheggio esterno dell'impianto. Un altro nodo riguarda la gestione della piscina, fino al 31 agosto affidata allo «Sporting Club Verona». L'amministrazione comunale, prima dell'incendio, aveva già definito il bando di gara per la nuova gestione, aggiudicata da una società con sede ad Arona. Ora è tutto fermo, con la società che sarebbe dovuta subentrare dal primo settembre che è stata avvisata dell'incendio. Il servizio di Matteo De Sanctis per Bergamo Tv.