Nicolò Rezzara entra ufficialmente tra il novero di chi ha dato lustro alla terra bergamasca. Con lo scoprimento di una lapide nel famedio del cimitero monumentale, la nostra città ha ufficialmente inserito il fondatore, nel 1880, dell'Eco di Bergamo e, undici anni più tardi, del Piccolo Credito Bergamasco tra coloro che, come ha detto il vescovo Francesco Beschi, «meritano di essere ricordati». La cerimonia si è svolta alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Bergamo e del primo cittadino di Chiuppano, paese di 2600 abitanti in provincia di Vicenza dove Rezzara nacque nel 1848, che lasciò per trasferirsi a Bergamo nel 1877. Negli interventi è stata sottolineata la dedizione che ha sempre caratterizzato Rezzara nei confronti dei più deboli, in particolare dei lavoratori. Il racconto di come lo spirito del fondatore si sia tradotto nella storia del nostro quotidiano è stato fatto da Franco Cattaneo, editorialista dell'Eco di Bergamo. Durante la cerimonia è stato annunciato che per iniziativa del Comune il famedio sarà da aperto alle visite dei cittadini.
Nicolò Rezzara entra ufficialmente tra il novero di chi ha dato lustro alla terra bergamasca. Con lo scoprimento di una lapide nel famedio del cimitero monumentale, la nostra città ha ufficialmente inserito il fondatore, nel 1880, dell'Eco di Bergamo e, undici anni più tardi, del Piccolo Credito Bergamasco tra coloro che, come ha detto il vescovo Francesco Beschi, «meritano di essere ricordati». La cerimonia si è svolta alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Bergamo e del primo cittadino di Chiuppano, paese di 2600 abitanti in provincia di Vicenza dove Rezzara nacque nel 1848, che lasciò per trasferirsi a Bergamo nel 1877. Negli interventi è stata sottolineata la dedizione che ha sempre caratterizzato Rezzara nei confronti dei più deboli, in particolare dei lavoratori. Il racconto di come lo spirito del fondatore si sia tradotto nella storia del nostro quotidiano è stato fatto da Franco Cattaneo, editorialista dell'Eco di Bergamo. Durante la cerimonia è stato annunciato che per iniziativa del Comune il famedio sarà da aperto alle visite dei cittadini.