Sessantamila nuovi posti di lavoro in arrivo a Bergamo, ma mancano le persone per occuparli. La provincia si prepara a un'ondata di assunzioni entro il 2028: secondo una stima dai dati del rapporto Excelsior di Unioncamere, saranno oltre 62.600 i lavoratori richiesti dal tessuto produttivo locale. Una domanda spinta soprattutto dal ricambio generazionale e dal bisogno di nuove competenze, che rischia però di restare in parte inevasa. La stima deriva dall'analisi del fabbisogno occupazionale a livello nazionale e regionale, che vede la Lombardia assorbire da sola oltre 669mila ingressi nel mondo del lavoro, pari a più del 18% del totale italiano.Il servizio di Paola Abrate
Sessantamila nuovi posti di lavoro in arrivo a Bergamo, ma mancano le persone per occuparli. La provincia si prepara a un'ondata di assunzioni entro il 2028: secondo una stima dai dati del rapporto Excelsior di Unioncamere, saranno oltre 62.600 i lavoratori richiesti dal tessuto produttivo locale. Una domanda spinta soprattutto dal ricambio generazionale e dal bisogno di nuove competenze, che rischia però di restare in parte inevasa. La stima deriva dall'analisi del fabbisogno occupazionale a livello nazionale e regionale, che vede la Lombardia assorbire da sola oltre 669mila ingressi nel mondo del lavoro, pari a più del 18% del totale italiano.Il servizio di Paola Abrate