La provincia di Bergamo è tra le più esposte in Italia al rischio radon, gas radioattivo naturale, invisibile e inodore, ma pericoloso per la salute. Su 90 comuni lombardi considerati a rischio prioritario, ben 34 si trovano nel territorio orobico. Le concentrazioni più elevate sono state rilevate in particolare in Valle Brembana e Valle Seriana. Quasi tutti i comuni in bergamasca hanno recepito le indicazioni sul rischio radon nei propri Piani di Governo del Territorio. Un segnale importante di responsabilità istituzionale per promuovere ambienti più salubri e un'edilizia più sicura. In linea con queste azioni, ATS Bergamo, con Regione Lombardia e ARPA, ha lanciato una campagna di monitoraggio aperta a tutti i cittadini: chi abita al piano terra può partecipare ritirando un dosimetro, dopo registrazione, durante incontri pubblici informativi. La misurazione durerà un anno e sarà gratuita.Il servizio di Paola Abrate
La provincia di Bergamo è tra le più esposte in Italia al rischio radon, gas radioattivo naturale, invisibile e inodore, ma pericoloso per la salute. Su 90 comuni lombardi considerati a rischio prioritario, ben 34 si trovano nel territorio orobico. Le concentrazioni più elevate sono state rilevate in particolare in Valle Brembana e Valle Seriana. Quasi tutti i comuni in bergamasca hanno recepito le indicazioni sul rischio radon nei propri Piani di Governo del Territorio. Un segnale importante di responsabilità istituzionale per promuovere ambienti più salubri e un'edilizia più sicura. In linea con queste azioni, ATS Bergamo, con Regione Lombardia e ARPA, ha lanciato una campagna di monitoraggio aperta a tutti i cittadini: chi abita al piano terra può partecipare ritirando un dosimetro, dopo registrazione, durante incontri pubblici informativi. La misurazione durerà un anno e sarà gratuita.Il servizio di Paola Abrate