Proseguono le indagini coordinate dal pm Gianluigi Dettori per verificare se la procedura relativa alla gara d'appalto per la nuova cabinovia di Foppolo fosse o meno in regola dopo il rogo che a luglio aveva danneggiato le seggiovie. Ai primi due nomi già iscritti nel registro degli indagati dopo l’acquisizione lo scorso 10 novembre, da parte dei carabinieri e della Guardia di finanza, dei documenti in Comune e negli uffici della Brembo Super Ski, adesso si aggiungono anche quelli di altre due persone: il primo nome emerso nelle scorse settimane è quello dell’imprenditore bresciano Sergio Lima, socio di maggioranza della società Graffer che vinse l’appalto da oltre 5 milioni di euro per l’installazione della nuova cabinovia, mentre il secondo (di cui non si conosceva l'identità) è il sindaco di Foppolo Giuseppe Berera. Nessuna certezza invece sulle altre due persone recentemente iscritte nel registro degli indagati: sarebbero un funzionario del Comune (solo per l’ipotesi di falso) e un avvocato bresciano. Gli accertamenti vogliono chiarire se il bando sia stato disegnato per far vincere la Graffer. Ipotesi respinta da Foppolo: procedure lampo sì, ma trasparenti e rispettose della legge, è la tesi difensiva.
Proseguono le indagini coordinate dal pm Gianluigi Dettori per verificare se la procedura relativa alla gara d'appalto per la nuova cabinovia di Foppolo fosse o meno in regola dopo il rogo che a luglio aveva danneggiato le seggiovie. Ai primi due nomi già iscritti nel registro degli indagati dopo l’acquisizione lo scorso 10 novembre, da parte dei carabinieri e della Guardia di finanza, dei documenti in Comune e negli uffici della Brembo Super Ski, adesso si aggiungono anche quelli di altre due persone: il primo nome emerso nelle scorse settimane è quello dell’imprenditore bresciano Sergio Lima, socio di maggioranza della società Graffer che vinse l’appalto da oltre 5 milioni di euro per l’installazione della nuova cabinovia, mentre il secondo (di cui non si conosceva l'identità) è il sindaco di Foppolo Giuseppe Berera. Nessuna certezza invece sulle altre due persone recentemente iscritte nel registro degli indagati: sarebbero un funzionario del Comune (solo per l’ipotesi di falso) e un avvocato bresciano. Gli accertamenti vogliono chiarire se il bando sia stato disegnato per far vincere la Graffer. Ipotesi respinta da Foppolo: procedure lampo sì, ma trasparenti e rispettose della legge, è la tesi difensiva.