Secondo sold-out in pochi mesi per Fiorella Mannoia al Creberg. Il «Combattente Tour», partito proprio da Bergamo all' inizio di dicembre, ci torna dopo la pausa sanremese e prima di un' estate piena di importanti appuntamenti di piazza. Il concerto primaverile ricalca il precedente. Solo qualche ritocco qua e là, con l' aggiunta dell' inno alla vita che ha portato gran fortuna a Fiorella. Il live le è cogeniale, la Mannoia sul palco si muove con eleganza e disinvoltura che rende ancora più piacevole il concerto. «I miei passi» per cominciare, «I treni a vapore» per ricordare. Fiorella spiega che tutto è iniziato con un «Caffè nero bollente», nel 1981. Dice: «Sono rock, anche se mi disegnano diversamente». E in fondo «Combattente» ha uno spirito ruvido e rock. Il viaggio ancora una volta va dall' ultimo disco al repertorio dei cantautori, classici e no,con grande autorervolezza. e dialoga col pubblico, si racconta e ricorda il ritorno in Riviera dopo trent' anni e la sconfitta al Festival per colpa di uno scimmione. La Mannoia non annoia ma al contrario conquista e combatte dicendo ora anche quello che in passato le donne non dicevano.
Secondo sold-out in pochi mesi per Fiorella Mannoia al Creberg. Il «Combattente Tour», partito proprio da Bergamo all' inizio di dicembre, ci torna dopo la pausa sanremese e prima di un' estate piena di importanti appuntamenti di piazza. Il concerto primaverile ricalca il precedente. Solo qualche ritocco qua e là, con l' aggiunta dell' inno alla vita che ha portato gran fortuna a Fiorella. Il live le è cogeniale, la Mannoia sul palco si muove con eleganza e disinvoltura che rende ancora più piacevole il concerto. «I miei passi» per cominciare, «I treni a vapore» per ricordare. Fiorella spiega che tutto è iniziato con un «Caffè nero bollente», nel 1981. Dice: «Sono rock, anche se mi disegnano diversamente». E in fondo «Combattente» ha uno spirito ruvido e rock. Il viaggio ancora una volta va dall' ultimo disco al repertorio dei cantautori, classici e no,con grande autorervolezza. e dialoga col pubblico, si racconta e ricorda il ritorno in Riviera dopo trent' anni e la sconfitta al Festival per colpa di uno scimmione. La Mannoia non annoia ma al contrario conquista e combatte dicendo ora anche quello che in passato le donne non dicevano.