Interrogatori di garanzia per i sei arrestati nell'ambito dell'inchiesta "Piccolo Principe" seconda tranche sulla faida fra famiglie rom, che ha portato in carcere anche ora anche tre della famiglia Horvat e tre persone a loro legate per la sparatoria dell'8 agosto 2017 a Trescore Balneario. Desiderio Horvat, 49 anni, e i figli Principe e Fardi, di 28 e 26 anni, difesi dagli avvocati Pierfrancesco Mussumeci e Andrea Alberti, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al giudice delle indagini preliminari Massimiliano Magliacani, che ha firmato le ordinanze di custodia cautelare. Sono in carcere, per tentato omicidio e detenzione illegale di armi fa fuoco. Maurizio Pittalis invece, amico e socio di Principe nella gestione del ristorane "La Barchetta" a Mozzo, difeso dall'avvocato Fabio Marongiu, si è detto completamente estraneo a tutti i fatti contestati.
Interrogatori di garanzia per i sei arrestati nell'ambito dell'inchiesta "Piccolo Principe" seconda tranche sulla faida fra famiglie rom, che ha portato in carcere anche ora anche tre della famiglia Horvat e tre persone a loro legate per la sparatoria dell'8 agosto 2017 a Trescore Balneario. Desiderio Horvat, 49 anni, e i figli Principe e Fardi, di 28 e 26 anni, difesi dagli avvocati Pierfrancesco Mussumeci e Andrea Alberti, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al giudice delle indagini preliminari Massimiliano Magliacani, che ha firmato le ordinanze di custodia cautelare. Sono in carcere, per tentato omicidio e detenzione illegale di armi fa fuoco. Maurizio Pittalis invece, amico e socio di Principe nella gestione del ristorane "La Barchetta" a Mozzo, difeso dall'avvocato Fabio Marongiu, si è detto completamente estraneo a tutti i fatti contestati.