Via Carnate: «Guasto alla linea»
Un'altra odissea per i pendolari

«Cara redazione, sono ben felice di sfruttare il vostro strumento di comunicazione per annunciare che ufficialmente i pendolari sono beffati dalle Ferrovie dello Stato». Inizia così l'email di una nostra lettrice che ha deciso di raccontarci la sua odissea odierna...

«Leggo sul numero di ieri, l'articolo-racconto proposto da Silvia Seminati e nella comune "sventura" (anch'io ho avuto gli stessi disagi di Silvia nella giornata di ieri) sento un sentimento di solidarietà che cresce e così mi decido a proporre il diario di viaggio odierno, 12 novembre 2009.

Arrivo in stazione a Ponte San Pietro alle ore 7,56, direi con qualche minuto di anticipo, per prendere il treno delle 8 diretto a Sesto San Giovanni. Nessun annuncio, il silenzio... i soliti volti assonnati... nella mia testa solo il terrore che potesse riproporsi un episodio come quello del giorno precedente. Ma con un filo di ottimismo ritorno alla lettura.

Improvvisamente un annuncio: "A causa di un guasto sulla linea elettrica tra le stazioni di Carnate e Ponte, i treni in partenza e in arrivo potranno subire ritardi maggiori di quelli previsti".

Eccoci... di nuovo... ripiombati in quella situazione che mi fa dire... "Ma caspiterina... non c'è un giorno che riesco ad arrivare al lavoro in orario: sarà mai possibile perdere tutto questo tempo per percorrere solamente 45 km?".

Presa da un po' di sconforto, cerco di capire come muovermi, e su proposta del capo stazione prendo il primo treno utile per Bergamo (in arrivo da Porta Garibaldi e in ritardo di 50 minuti) per prendere il treno sempre diretto a Milano ma che percorre la via Treviglio.

Arrivo a Bergamo e viene annunciato che il treno delle 8,23 diretto a Milano Porta Garibaldi via Carnate partirà con 10 minuti di ritardo.... Ma alloraaaaaaaaa???? Mi sembra di sclerare... Presa dall'indecisione... e consultato un omino "Fs" chiedendo se il guasto è stato sistemato, dopo un lungo, interminabile, vergognoso, impunibile silenzio... mi dirigo sul binario 6 e prendo al volo il treno delle 8,32 diretto a Milano Porta Garibaldi via Treviglio.

Nel frattempo continuo a vedere il treno sul primo binario fermo. Noi partiamo... Loro? Chissà il destino di quei vagoni?! Arrivo finalmente a Lambrate, corro come una matta per le scale, prendo il treno diretto a Milano Greco Pirelli, fortunatamente in pochi minuti arrivo a Greco.

Scendo e sempre con una certa premura... un pò come se le fiamme fossero alle mie spalle, corro fuori dalla stazione e trovo l'autobus che mi porta all'edificio in cui lavoro.

Arrivo... Bandiere a scacchi ad accogliermi, una folla impazzita che si strappa i capelli per la mia vittoria... Ops... no... non è così il finale.

Finlamente, seduta su questa sedia, davanti al pc, trovo un poco di tempo per riportarvi la disavventura e penso non ci sia nulla da aggiungere, se non "vergogna" e mille volte ancora "vergogna".

Con solidarietà verso gli altri pendolari»

Elena Gatti

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