Disabili: parcheggiare in divieto
per evitare di pagare la multa!

In redazione ci è arrivata un'email di un portatore di handicap che si è visto multare perché, essendo pieno il parcheggio dei disabili in via Borgo Palazzo, ha parcheggiato la macchina in una zona a pagamento senza pagare. Un vigile gli ha risposto che avrebbe dovuto mettere l'auto in sosta vietata purché non intralciasse la circolazione. Ecco la lettera.

«Mi chiamo Stefano, ho 34 anni e sono nato a Bergamo dove tra l’altro vivo con i miei genitori. Nel 1997 ho avuto un incidente che mi obbliga a spostarmi su una sedia a rotelle. Sono quindi stato costretto per poter circolare in auto più agevolmente a munirmi di contrassegno per il posteggio dei disabili (cartellino arancione), questo contrassegno oltre ad altri "privilegi" mi dà, anzi, mi "dava" la possibilità di parcheggiare gratuitamente nelle aree di sosta a pagamento (strisce blu)».

«La mattina del 18 novembre 2009 mi sono recato in via Borgo Palazzo presso la filiale della banca dove sono correntista e, non avendo trovato posto nei posteggi per disabili, ho parcheggiato nei posteggi a pagamento. Quando sono tornato alla macchina ho trovato la multa e tra me e me ho pensato: "Il vigile non ha visto il contrassegno"».

«La mattina dopo mi sono recato alla sede dei vigili urbani del Comune di Bergamo in via Coghetti e, sempre pensando a una loro svista, ho mostrato la multa e il contrassegno ritenendo che questo fosse sufficiente per farmi togliere la contravvenzione. In un primo istante infatti mi era venuto incontro un vigile in divisa piuttosto giovane, ("Venuto incontro" in senso letterale perché per accedere agli sportelli c’è una rampetta di scale munita di piattaforma servoscala naturalmente non funzionante), il quale ha preso multa e cartellino e stava andando negli uffici penso ad avviare la procedura per cancellare la contravvenzione».

«Fatti pochi passi un vigile più anziano gli ha preso multa e cartellino dalle mani e me li ha restituiti dicendo che dal 5 ottobre 2009 una sentenza ha stabilito che anche i possessori del contrassegno avrebbero dovuto pagare per posteggiare nei parcheggi a pagamento. Sul momento ho risposto che posti per disabili liberi nei dintorni non ce n'erano ma, dopo aver sentito come risposta che avrei dovuto mettere la macchina in "divieto di sosta" e purchè questa non intralciasse la circolazione avrei evitato la contravvenzione, ho preferito andarmene per evitare di insultare il Pubblico Ufficiale, considerando che comunque lui si limita ad applicare le norme vigenti».

«Ho meditato un po’ sulla faccenda e, a parte la liceità del consiglio (comunque erroneo perché "chi" stabilisce se la mia macchina in sosta vietata intralcia o meno la circolazione) datomi dal vigile, ho visto su Internet che alcuni Comuni non applicano questa norma e mi chiedo se il nostro Comune abbia davvero così necessita di soldi, oltre tutto la legge in questione era entrata in vigore poco più di un mese prima. Io, da comune cittadino rispettoso della legge, pagherò senz’altro la multa, ma credo che da parte dei tutori dell’ordine ci si potesse aspettare più indulgenza nei confronti di una categoria che ha già i suoi problemi».
 Stefano Tasca
 

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