Incidenti, 49 mila nel 2008
Lunedì e venerdì giorni neri

A Bergamo, su un parco circolante di circa 706.000 veicoli, nel 2008 sono stati circa 49.000 gli incidenti automobilistici, l'1.6% dei sinistri nel nostro Paese, che vede oltre 3 milioni di episodi in un anno. Lo rivela un’indagine basata sui dati Ania 2007 di Auto Presto & Bene - società del Gruppo Fondiaria Sai, secondo gruppo assicurativo italiano leader nell’assicurazione auto.

Tra gli assicurati del Gruppo Fondiaria Sai, 9.833 sono stati gli incidenti con ragione e 10.307 quelli con torto. Per i danni materiali l’importo medio dei sinistri liquidati è stato di 1.219 euro con un tempo medio di liquidazione di 30 giorni. In totale, per tale tipologia di danno, sono stati liquidati nel 2008 importi per circa 9 milioni 400 mila euro. A Bergamo i giorni della settimana con più incidenti risultano essere il venerdì e il lunedì con circa 70 incidenti medi giornalieri che rappresentano quindi nell’insieme circa il 33% del totale incidenti settimanali (422). Le ore in cui si verificano la maggior parte degli incidenti sono quelle nella mattinata tra le 10 e 12 e nel tardo pomeriggio tra le 17 e 18. Tra le cause dell’incidentalità l’alta velocità e la distrazione rappresentano circa il 90%.

In Italia, gli incidenti con conseguenze gravi hanno provocato, nel 2007, 5.131 vittime e 325.850 feriti: tra le cause anche quella dettata dai pezzi di ricambio non originali e montati non a regola d’arte che aumenta la possibilità di subire un trauma grave. Da stime di Auto Presto & Bene emerge che in Italia e a Bergamo un significativo numero di incidenti stradali è causato da riparazioni eseguite con poca professionalità o dall’uso di ricambi non originali. E’ significativo che solo un terzo dei ricambi utilizzati siano originali e un altro terzo “compatibili”: il restante delle riparazioni è, invece, effettuato con ricambi che provengono da circuiti di costruzione non riconosciuti dalle case automobilistiche e, quindi, potenzialmente pericolosi per la sicurezza stradale.

Significativa un’indagine del mensile Quattroruote (giugno 2008): un parafango comprato sul mercato cinese, risulta essere potenzialmente meno sicuro di un originale in quanto presenta qualche difetto: strato protettivo più sottile e il pezzo non si integra correttamente con la carrozzeria perché i fori di fissaggio non combaciano. O, ancora, un faro comprato sullo stesso mercato risulta essere privo di alcuni elementi (motorino di regolazione del fascio luminoso e della lampada) che devono essere comprati a parte. Inoltre, ai test di laboratorio, il suo fascio luminoso è risultato meno efficace.

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