Zingonia, firmato il protocollo
Pirovano: ghetto da demolire

Zingonia è stata una bella intuizione del suo fondatore, ma purtroppo è stata disattesa nei fatti, e oggi è un ghetto: da demolire, in senzo lato, con il ripristino della legalità, ed eventualmente anche da un punto di vista fisico. Lo ha detto il presidente della Provincia, Ettore Pirovano, in occasione della firma - questa mattina - del protocollo d'intesa per lo sviluppo di Zingonia tra prefettura, Regione Lombardia, Provincia, Aler e i Comuni di Boltiere, Ciserano, Osio Sotto, Verdellino e Verdello.

E l'assessore regionale Mario Scotti, presente all'incontro, ha confermato che i fondi ci sono: se ne parlerà, nel concreto, l'8 febbraio quando si insedierà il tavolo tecnico che deciderà come muoversi in modo concreto.

Per la firma gli enti coivolti si sono ritrovati nella sede dell'assessorato alle Grandi infrastrutture, Pianificazione territoriale ed Expo di via Sora a Bergamo. Sono stati ufficialmente istituiti il tavolo di coordinamento, presieduto dal presidente della Provincia o dall'assessore di riferimento, e il relativo «gruppo di lavoro tecnico», allo scopo di definire e condividere problemi e soluzioni utili al raggiungimento delle finalità del protocollo.

Si opererà d'intesa e in sinergia con l'analogo organismo istituito in prefettura, competente per gli argomenti relativi all'ordine e alla sicurezza pubblica dei comuni interessati. Tutto era partito lo scorso 9 novembre con il sopralluogo effettuato a Zingonia. Poi si erano tenuti due incontri in assessorato il 23 novembre e il 14 dicembre, in cui tutti i soggetti avevano riconosciuto la necessità di un intervento congiunto. Il 18 gennaio la Giunta provinciale ha approvato lo schema del protocollo di intesa, che nei giorni successivi ha avuto l'ok anche da parte dei Comuni coinvolti per arrivare alla firma di oggi.

Nel documento vengono indicati i punti sui quali gli enti firmatari punteranno l'attenzione. Il primo riguarda la sicurezza con la messa in campo di interventi volti alla prevenzione e alla riduzione dei reati, per arrivare poi alla sostenibilità ambientale che verrà attuata cercando di garantire adeguate forme di accompagnamento e di equilibrio sociale. Gli altri due punti riguardano invece lo sviluppo locale con interventi volti ad aumentare i servizi della zona e a ricercare migliori condizioni per lo sviluppo e per l'attrattiva in ambito sociale, economico e ambientale.

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