Ex Sace, trovato l'accordo
Spariscono 12mila metri cubi

E ora parola agli avvocati, che dovranno mettere nero su bianco l'intesa sostanzialmente raggiunta a Palafrizzoni sul Piano integrato d'intervento della ex Sace.

E ora parola agli avvocati, che dovranno mettere nero su bianco l'intesa sostanzialmente raggiunta a Palafrizzoni sul Piano integrato d'intervento della ex Sace. Venerdì i rappresentanti dell'associazione Mosaico, da sempre in prima fila contro il progetto nelle sue varie versioni, hanno incontrato il sindaco Franco Tentorio. Dal faccia a faccia è arrivato un sostanziale via libera all'intesa costruita nelle scorse settimane.

In sostanza i privati dell'immobiliare Conca Fiorita accettano di ridurre di 12 mila metri cubi le volumetrie previste, attualmente fissate a quota 91 mila. Non solo, l'altezza massima delle due torri, attualmente fissata a 10 e 9 piani viene tagliata di 3, attestandosi così rispettivamente a quota 7 e 6: un ingombro comunque accettabile, meno della metà di quanto previsto nella primissima versione del progetto, dove le torri raggiungevano i 15 e i 13 piani. Con un impatto comunque non indifferente sulla vicina Città Alta in termini di skyline.

Parallelamente è destinata a spegnersi anche la battaglia a colpi di carte bollate tra le parti, con il ritiro incrociato dei rispettivi atti giudiziari. Il Mosaico ritirerà così il suo ricorso al Tar di metà 2009, con il quale aveva chiesto «l'annullamento della deliberazione comunale di approvazione del Pii», l'immobiliare Conca Fiorita la citazione in giudizio con richiesta di 8 milioni di danni, mettendo così fine a questa parte della vicenda.

Il Campo Utili si avvia a tornare alla sua funzione di sempre, ovvero quella di spazio sportivo al servizio prevalentemente (ma non solo) del quartiere e non di parco a côte dei nuovi insediamenti residenziali. Previa esecuzione di alcuni minimi interventi.

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