Albano, finiscono in Procura
le 950 firme di Forza Nord

È uno dei tanti pasticciacci fioriti in questo periodo di disavventure pre-elettorali o davvero «Forza Nord», sigla politica di non oceanico consenso, sta vivendo un piccolo boom in quel di Albano Sant'Alessandro? Dai bar del paese il rovello s'è trasferito in Procura, lasciandosi dietro una scia di mistero.

È successo quando l'amministrazione comunale ha deciso di segnalare cifre sospette: all'ufficio anagrafe nei giorni scorsi è infatti giunta dal rappresentante di tale partito la richiesta per 950 certificati elettorali necessari ad accompagnare le firme per la presentazione della lista. Detto brutalmente, significa che quasi in mille ad Albano avrebbero sottoscritto la sfilza di candidature proposte dai «forzanordisti». Il che, in un Comune di 8.000 abitanti (minorenni compresi), è un bel record. Un caso, nella migliore delle ipotesi. Destinato, però, a trasformarsi in inchiesta.

Il procuratore Adriano Galizzi non nasconde infatti le sue perplessità e assicura che i suoi pm cercheranno di fare luce, anche se per il momento nessun fascicolo è stato aperto. La puzza di firme falsificate, però, si sente: basta leggere la segnalazione che il Comune di Albano Sant'Alessandro ha spedito alla magistratura a fine febbraio. Il documento racconta delle 950 richieste e di impiegati comunali che, imbattutisi nel nome di qualche conoscente, avevano chiesto - per curiosità personale - lumi al firmatario. Sentendosi rispondere che di «Forza Nord» non sapeva nemmeno dell'esistenza. Potrebbe trattarsi di qualche piccolo incidente di percorso.

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