Cromo: slitta ancora la bonifica
Richiesti altri dati ed è polemica

Slitta ancora la bonifica da cromo VI (esavalente) della falda acquifera di Arcene, Ciserano e Verdellino. La conferenza dei servizi per l'approvazione del progetto di bonifica si è tenuta mercoledì 17 marzo a Ciserano, ma è stata sospesa e rinviata al 22 aprile.

Il motivo? Il Settore risorse idriche della Provincia ha chiesto ulteriori dati sui livelli d'inquinamento. I tre comuni interessati speravano originariamente che la depurazione potesse scattare a primavera, si erano ormai rassegnati al via in estate, ma se il progetto (non) va avanti così, se ne riparlerà in autunno.

Tutti gli enti coinvolti, Asl, Arpa, Regione (che dovrà finanziare il progetto e ancora c'è da vedere come si potranno reperire i 4 milioni e rotti di euro necessari per la bonifica) erano d'accordo sull'approvazione del progetto, ma - mentre il Settore ambiente della Provincia si è schierato con tutti gli altri enti - i tecnici del Settore risorse idriche hanno avanzato la richiesta di ulteriori dati. Richiesta che ha determinato la reazione stizzita soprattutto di Ciserano, uno dei maggiori promotori della Conferenza dei servizi.

Natale Zucchetti, assessore al Territorio di Ciserano, ha esposto il forte dissenso in tre punti: «Primo, se volevano altri dati potevano dircelo prima che fosse indetta la Conferenza dei servizi. Secondo, si parla del grave problema dallo scorso ottobre e di dati ce ne sono già un mucchio. Terzo, così si continua a rinviare la bonifica e intanto il cromo continua a scendere».

Nei progetto la depurazione dell'acqua della falda dovrebbe durare tre anni. Periodo durante il quale verranno depurati più di 14 milioni di metri cubi di acqua. Come ormai noto, Ciserano, Arcene e Verdellino volevano partire a primavera con la bonifica perché ritenevano che in questa stagione, con l'aumento delle precipitazioni e il conseguente innalzamento del livello della falda, il cromo VI concentrato nei loro confini potesse diffondersi in un territorio più vasto. Dovranno però inevitabilmente aspettare.

Dopo l'approvazione del progetto e dopo il finanziamento della Regione ci vorrà almeno un mese per indire la gara d'appalto per l'affidamento dei lavori. Altri due mesi serviranno poi alla ditta che avrà vinto l'appalto per installare, lungo una strada campestre a sud della provinciale Francesca già individuata, i cinque pozzi di sbarramento (che pescheranno l'acqua fino a 30 metri di profondità), l'impianto di filtrazione ed i relativi scarichi. Fate un po' voi i conti sulla tempistica.

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