Paratico: oggi l'addio al bimbo
annegato nella piscina di casa

Ti svegli il giorno dopo e vorresti aver solo sognato. Vorresti che il piccolo Carlo fosse lì a giocare nel suo giardino a cavallo della sua bicicletta e con il pallone da basket appoggiato al muro della sua abitazione, oppure a fare i dispetti alla sorellina Sofia e a rincorrere il cane Icaro.

Perché è difficile accettare che un piccolo fiore di tre anni possa essere annegato nell'acqua piovana depositata nella piscina di casa, coperta da un telone. Ma è così. Lunedì è stato il giorno del lutto e oggi, nel pomeriggio (ore 15), nella chiesa dell'Assunta a Paratico saranno celebrati i funerali.

C'era il sole, ieri, ma tutto era grigio come se quando le nubi coprono il lago regalando solo malinconia. Paratico e Sarnico, due centri che sembrano uno solo tanto sono attigui e che oggi si abbracceranno ancora di più, stretti nel dolore e nell'incredulità per quanto accaduto domenica pomeriggio al piccolo Carlo Umberto, di tre anni.

A dividere le due comunità c'è solamente il vecchio ponte sul lago che separa le due province. Quello che il piccolo Carlo Umberto Sarzi Amadè aveva già imparato, come fanno i grandi, a superare più volte al giorno, diviso tra la sua abitazione bresciana di via Della Santa e il bar di famiglia nella centralissima piazza XX Settembre di Sarnico, gestito da anni da papà Oscar e da mamma Rossella.

Il piccolo, che avrebbe iniziato l'asilo a settembre, aveva iniziato presto a portare il suo sorriso nel locale per far compagnia ai genitori, calamitando sorrisi e complimenti dai tanti clienti che lo notavano muoversi allegro fra i tavoli, mostrando d'essere «figlio d'arte» già in tenerissima età.

Una piccola vita volata via domenica, quando una volta salito sulla scaletta della piscina, Carlo è finito sul telo perdendo la vita soffocato dall'acqua piovana che vi si era depositata, profonda poco più di 30 centimetri. Una trappola improvvisa e inattesa, contro la quale nulla hanno potuto gli immediati soccorsi dei familiari, del vicinato e soprattutto del 118, giunto rapidamente nell'abitazione di famiglia dove il bambino stava giocando in compagnia della sorellina e alla presenza della nonna.

Nella giornata di ieri è stata una fila interminabile, quella di familiari, amici e conoscenti, che hanno voluto fare visita ai genitori del piccolo, chiusi nel loro tragico dolore insieme ai parenti più stretti. Se ne fa partecipe a nome della comunità Maria Giulia Venturi, sindaco di Paratico: «Sarnico e il nostro paese stanno vivendo giorni di dolore e commozione. Tutti noi ci sentiamo in dovere di essere accanto ai genitori dei piccolino, alla sua sorellina Sofia e alla nonna Franca per questo incredibile disgrazia, complicata da accettare». Oggi pomeriggio i funerali, che si terranno nella parrocchiale di Paratico con inizio alle 15.

Luca Cuni

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