Vacanze, c'è l'effetto crisi
Solo una settimana di ferie

La tanto attesa vacanza non durerà molto. Giusto una settimana, non di più. Il desiderio di riposo è elevato, ma il portafogli non lo consente. Così la maggioranza dei bergamaschi si rivolge alle agenzie per prenotare sette giorni. L'agenzia torna ad essere un punto di riferimento per stabilire un budget preciso ma anche a causa delle difficoltà per il consumatore di orientarsi nel «mare» delle offerte su internet.

A questo proposito Dario Zambelli, presidente del Gruppo Bergamo Turismo, ha spiegato: «Abbiamo riscontrato un leggero aumento per quanto riguarda i viaggi di gruppo, organizzati da associazioni, paesi e Cral: dal nostro punto di vista questo assume un significato chiaro, ovvero che in un momento di incertezza la clientela si rifugia nel viaggio di gruppo anche per la tutela assicurata dall'agenzia. Abbiamo notato inoltre un aumento di persone ma non di presenze e il soggiorno medio è di una settimana con un budget di 600-700 euro a persona: molte famiglie chiedono inoltre di avere l'opzione che consente di non far pagare i bambini».

In riferimento alle mete Zambelli ha sottolineato: «Sono molto gettonate l'Italia, anche se ha costi più alti rispetto ad altre destinazioni, la Tunisia, l'Egitto e la Spagna; non c'è stato un vero e proprio boom per la Grecia ma è sempre molto richiesta. Per quanto riguarda i tour abbiamo ricevuto prenotazione per l'Uzbekistan, la Russia e la Costa del Sol (Spagna). Posso inoltre affermare con certezza che dopo il boom del fai da te stiamo assistendo al ritorno in agenzia, anche solo per consulenza: internet in questo senso è un oceano, si può trovare di tutto e la gente si perde; inoltre non è sempre vero che i prezzi siano più bassi rispetto a quelli offerti dalle agenzie e per questo occorre confrontare, verificare i cataloghi e studiare attentamente il sito dell'operatore». Leggi di più su L'Eco di domenica 25 luglio.


© RIPRODUZIONE RISERVATA