«Lago d'Iseo troppe costruzioni»
Legambiente: meno vivibilità

Legambiente torna a «picconare» il lago d'Iseo: l'urbanizzazione corre, peggiora il paesaggio, diminuisce la vivibilità. Di conseguenza non cresce l'economia locale e perde competitività il sistema turismo. Sebino bocciato ancora una volta, quindi, dopo la maglia nera sull'inquinamento consegnata al lago a fine luglio.

Stavolta gli ambientalisti del Basso Sebino, capitanati da Dario Balotta, hanno preso in esame il consumo del suolo nei 16 paesi cresciuti sulle due sponde. Cresciuti è la parola esatta: dal 1999 al 2007, secondo l'indagine presentata mercoledì nella sede di Legambiente a Brescia, sono stati edificati altri 145 ettari: un milione e 450 mila metri quadrati di nuovi edifici, case, strade, porti e centri commerciali, capannoni e cave, pari al 12,4% della superficie complessiva dei paesi rivieraschi.

Un trend di crescita della nuova urbanizzazione che è in linea con i valori delle province di riferimento: più 13,9 per cento in Bergamasca, più 11,3 nella Bresciana. «Il lago d'Iseo – dice Balotta – sta soffocando sotto il cemento, come emerge da un'elaborazione di Legambiente Lombardia su dati regionali e Dusaf nel periodo 1999-2007. I dati confermano ciò che è ormai evidente, cioè che progressivamente gli abitanti del Sebino vedono scomparire la ricchezza del loro ambiente».

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 19 agosto

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