Mercoledì 29 Settembre 2010
Ticino, campagna antifrontalieri
Ma Bergamo ospita molti svizzeri

La frontiera d'Oltralpe non è quindi esclusiva del lavoratore comasco, varesino o verbanese, ma sono anche i frontalieri elvetici a lavorare e stringere buoni rapporti con l'Italia. Dal 2005 c'è stato un incremento del 10,6% su tutto il territorio nazionale, il 7% a Milano. Si tratta in primo luogo di amministratori di impresa, circa 1500, proprietari di piccole ditte, circa 300, e soci con altri operatori,200 .
Nella classifica delle città con il maggior numero di frontalieri svizzeri seguono, dietro Milano, Brescia e Bergamo con un totale di 1974 lavoratori. Una ricca presenza di elvetici anche a Treviso (1520), Teramo (1122), Benevento (1116), Udine (1053) e 1002 nella capitale. Rispetto al 2005 il numero complessivo di lavoratori svizzeri in Italia è passato da quasi 34 a circa 37mila.
La campagna antifrontalieri in canton Ticino, partita da Facebook e un sito internet e proseguita con manifesti affissi in località come Lugano e Locarno, è basata su topi che rappresentano i lavoratori stranieri e slogan piuttosto forti (per esempio si usa il termine «derattizzazione»).
In aggiunta alle foto sul sito www.balairatt.it vi sono parole d'ordine come: «Lavoro: no all'invasione del frontalierato», e «Sicurezza: no alla delinquenza d'importazione».
t.mirabile
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