Sottopasso dell'ospedale nuovo
Gandi (Pd): riferite al Consiglio

La questione del sottopasso dell'ospedale nuovo di Bergamo è al centro di una interpellanza del consigliere comunale del Pd Sergio Gandi, il quale chiede – al sindaco e agli assessori competenti – che se ne riferisca al Consiglio. «Prendiamo atto che l'amministrazione Tentorio ha definitivamente rinunciato a realizzare il sottopasso che dovrebbe collegare, al di sotto della ferrovia, il nuovo Ospedale a via Carducci - afferma Gandi -. Un'infrastruttura giudicata fino a ieri prioritaria, tanto che in campagna elettorale Tentorio aveva dichiarato di volere partire il prima possibile con il sottopasso e, vinte le elezioni, l'aveva inserito nel POP 2010».

«Adesso ci dicono che non serve. Eppure, solo qualche giorno fa, nello “Stato di attuazione dei programmi” presentato al Consiglio comunale il 27 settembre, si leggeva che era “realizzabile attraverso un P.I.I. che preveda quale standard qualitativo, tra le altre cose, la costruzione di tale manufatto”. O hanno cambiato idea in pochi giorni -  continua il consigliere del Pd - o hanno scritto nella delibera cose non vere».

E aggiunge: «Siamo al festival dell'improvvisazione, alla toppa – la scusa della mancanza di risorse – che va a tappare la falla aperta dalla scelta, inspiegabile e ideologica, adottata in sede di approvazione del Pgt, di negare all'Auchan la possibilità di ampliare (senza consumo di suolo) la propria struttura di vendita: un intervento che avrebbe garantito 3 milioni di euro per il sottopasso. Solo ora si accorgono che l'unico Ambito di trasformazione da cui potrebbero provenire le risorse per il sottopasso (l'Ate 17, Segherie Beretta) è, in realtà, insufficiente da solo a garantirlo. Di qui, la repentina rinuncia».

«Speriamo sia solo un rinvio e non una rinuncia definitiva – conclude Gandi –: se vogliamo che l'appalto possa partire almeno nel nuovo anno, devono rendersi conto che bisogna predisporre subito il progetto esecutivo dell'opera».

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