Aler, protesta davanti al Tribunale
«Quadruplicati gli affitti dei box»

Una trentina di inquilini delle case Aler di città e provincia hanno protestato stamattina, 12 ottobre, davanti al Tribunale di Bergamo in via Borfuro in concomitanza con la prima udienza di un procedimento avviato per accertare l'illegittimità dei nuovi contratti relativi agli affitti dei box.

Gli inquilini delle case Aler, provenienti da diverse località della provincia, hanno manifestato con uno striscione con la scritta «La casa è un bene per tutti» e hanno distribuito volantini con cui chiedevano l'abbassamento dei prezzi degli affitti dei box.

Il ricorso in Tribunale era stato presentato da alcuni inquilini-assegnatari delle case popolari, dopo che da alcuni anni l'Aler di Bergamo ha avviato le procedure per la sottoscrizione di nuovi contratti di affitto e in molti casi, hanno scritto nei volantini i manifestanti, ha chiesto anche la firma di un secondo contratto separato per l'assegnazione dei box.

Secondo gli inquilini, l'entrata in vigore dei nuovi contratti ha comportato per gli inquilini aumenti di affitto consistenti, quadruplicando i canoni per i box, e imponendo nuovi contratti anche a quanti si erano rifiutati di sottoscriverli avendone già un altro precedente.

Il legale degli inquilini, l'avvocato Roberto Trussardi, ha fatto sapere che l'udienza è stata rinviata al 21 settembre 2011, data che dovrebbe ufficializzare la decisione finale del Tribunale.

La procedura di separazione tra l'affitto destinato agli alloggi e quello che si riferisce ai box scaturisce dalla legge regionale 27/2007 per cui l'Azienda lombarda per l'edilizia residenziale ha applicato le nuove norme, che interessano 2.600 assegnatari nell'intera provincia, a partire dal 2009.

Secondo l'Unione inquilini, i box verrebbero ora affittati a prezzo di mercato, ossia aumentato di circa 4 volte rispetto a prima, e il canone non sarebbe più definito sulla base del reddito. Gli inquilini chiedono che questo nuovo prezzo sia contrattato tra la proprietà e i residenti e non imposto, e che non si verifichino minacce di sfratto.

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