L'ultimo saluto dei genitori
A Lambrate i funerali di Silvia

Era gremita la piccola cappella del cimitero di Lambrate, alle porte di Milano, dove nella mattinata di sabato 16 ottobre si sono svolti i funerali di Silvia Betti, uccisa con nove coltellate dal marito martedì 12 novembre. Il sacerdote Ettore Croci ha ricordato la donna la cui vita è stata spezzata troppo presto: «Una giovane donna che ricordiamo per la simpatia - ha detto il sacerdote -, il temperamento giovane, l'allegria e la sensibilità». Seduti nel primo banco della cappella i genitori raccolti nel dolore. «Gesù ci assicura - ha continuato il sacerdote - che c'è una vita con Dio e lassù gli affetti ci saranno ancora tutti». Il feretro di Silvia è stato inumato nel Campo 31 del cimitero.

E nella serata di venerdì Treviglio ha voluto ricordare Silvia con una fiaccolata alla quale hanno partecipato circa cinquecento persone, quasi tutte donne. Il corteo silenzioso si è formato in piazza della Repubblica alle 21, dinanzi al condominio del civico numero 2: qui la coppia abitava in un appartamento del piano rialzato dove alle 6,20 di martedì si è consumata la tragedia. L'iniziativa è stata organizzata dallo «Sportello donna», il centro di ascolto e consulenza contro le violenze che ha sede a Treviglio ed è gestita dalla cooperativa «Sirio» nel rispetto di una convenzione stabilita dieci anni fa con il Comune.

Tanti i lumini accesi davanti al cancello dello stabile, portati spontaneamente dai partecipanti alla fiaccolata, alcuni dei quali provenienti da fuori città. Tra la gente anche le rappresentati dell'associazione «Aiuto donna» di Bergamo e diversi esponenti bergamaschi della politica provinciale e regionale. Non è mancata la partecipazione del sindaco Ariella Borghi, di alcuni assessori, consiglieri comunali di maggioranza e minoranza. Il corteo è stato aperto da un grande striscione con riportata la scritta «Silvia, il nostro silenzio è un urlo di dolore», sorretto da alcune donne vittime di violenze e maltrattamenti da parte dei loro mariti. Guidato e chiuso dagli agenti della polizia locale e del commissariato, il corteo ha percorso il tragitto di circa due chilometri che collega piazza della Repubblica a piazza Garibaldi, transitando lungo parte della prima circonvallazione, per poi entrare in via Roma e portarsi davanti all'ex palazzo Upim, dove quattro partecipanti alla fiaccolata hanno letto un pensiero rivolto a Silvia Betti e a tutte le donne.

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