Federconsumatori: «I trasporti
hanno bisogno di scelte coraggiose»

A Bergamo il trasporto pubblico locale ha bisogno di risorse e di scelte coraggiose. È quanto sostiene Federconsumatori Bergamo che avanza una serie di proposte all'amministrazione comunale e alla Provincia di Bergamo per affrontare il problema.

A Bergamo il trasporto pubblico locale ha bisogno di risorse e di scelte coraggiose. È quanto sostiene Federconsumatori Bergamo che sottolinea come «da quando, l'estate scorsa, il Governo nazionale decise di adottare la manovra finanziaria che contiene tagli forsennati ai trasferimenti alle regioni e agli enti locali, la Regione Lombardia ha proceduto ad assegnare ai Comuni capoluogo e alle Province il compito di provvedere alla individuazione dei tagli praticabili ai servizi che sono di competenza non esclusiva della Regione».

Tra questi il trasporto pubblico locale. E Federconsumatori, che considera «sbagliata ed iniqua la manovra governativa e che sollecita una correzione significativa soprattutto per quei servizi pubblici che hanno un peso più elevato sulla popolazione, ritiene necessario che si affrontino le questioni poste dalla crisi come un'occasione per procedere con più coraggio alle scelte atte a creare nuove e migliori condizioni di vita nella nostra regione, a partire dalle grandi città».

«Bergamo - scrive l'associazione dei consumatori della Cgil - per il suo ruolo di cerniera tra le valli e la pianura e per la relazione con Milano, è diventata uno snodo di interscambio modale di una crescente domanda di mobilità che chiede rapidità di accesso, la sicurezza di una sosta e la facilità di utilizzo dei mezzi pubblici di trasporto. Il consiglio comunale straordinario svoltosi nella serata del 15 novembre scorso, ha posto le basi per una discussione che può avere questo respiro  se  non si ferma all'esecuzione delle direttive Regionali ma procede con coraggio e con la necessaria lungimiranza alla individuazione di quelle priorità che possono dare subito risultati percepibili dai cittadini».

Per fare ciò - secondo Federconsumatori - si deve partire da due punti fermi:
A) il servizio urbano non deve essere tagliato  nelle  sue linee, nelle corse e nelle frequenze;
B) quello extraurbano deve essere maggiormente integrato con quello urbano e con le direttrici di maggior traffico servite da autolinee, da tram e da ferrovia in provincia e fuori della provincia, per primo verso Milano.

«Le iniziative che consideriamo prioritarie - aggiunge Federconsumatori -  e che, con minor costo, possono dare migliori risultati, richiedono all'amministrazione comunale, e per il suo ruolo alla Provincia di Bergamo, di predisporre con l'urgenza dei tempi che l'emergenza impone:
•    l'adozione delle corsie preferenziali per il transito protetto dei mezzi pubblici al fine di aumentarne la velocità commerciale;
•    l'adozione di un biglietto unico per la sosta nei parcheggi periferici e semicentrali  custoditi e per la corsa in autobus o tram;
•    l'ampliamento dell'integrazione tariffaria da Bergamo a Milano per integrare l'intera rete provinciale».

E conclude: «Con queste proposte  sollecitiamo l'amministrazione comunale e la Provincia di Bergamo ad assumere  provvedimenti equi  socialmente sostenibili e a riconsiderare la possibilità, per chi ci governa, di recuperare risorse economiche tassando i beni di lusso e quelle rendite finanziarie sovrabbondanti, escludendo l'ipotesi di aumentare il prezzo della benzina (tassa che colpirebbe indiscriminatamente anche i pendolari che non possono usare i mezzi pubblici)».

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