È allarme sui tagli ai trasporti:
per gli autobus il conto più salato

Aumenti tariffari del 25 per cento e tagli ai bus non inferiori al 18,3% (se non oltre) nella peggiore delle ipotesi e del 13 in quella, diciamo così, migliore. «La situazione si aggrava di ora in ora»: parola di Scarfone, direttore generale dell'Atb

Capolinea. Aumenti tariffari del 25 per cento e tagli ai bus non inferiori al 18,3% (se non oltre) nella peggiore delle ipotesi e del 13 in quella, diciamo così, migliore. «La situazione si aggrava di ora in ora»: parola di Giambattista Scarfone, direttore generale dell'Atb e presidente dell'Asstra regionale, l'associazione che raggruppa le aziende di trasporto su gomma.

Per questo motivo Asstra ha preso carta e penna e scritto a Regione, Comuni, Province: «Serve piena consapevolezza degli effetti dei tagli prefigurati per la Lombardia e uno sforzo per non oltrepassare il punto di non ritorno oltre il quale la situazione potrebbe divenire drammatica e insostenibile per il settore e tutti i cittadini lombardi».

Posizione condivisa dall'Anav - l'associazione nazionale autotrasporto viaggiatori - Lombardia: «Ci troviamo in una prospettiva di risorse pubbliche decrescenti che richiede da parte delle amministrazioni pubbliche la più attenta valutazione di quelle ancora disponibili».

Come emerso dal Consiglio comunale straordinario di lunedì scorso, Palafrizzoni attende lumi su quelli che saranno i tagli effettivi, ipotizzando comunque una soluzione su tre fronti: il recupero (dove possibile) dell'efficientamento aziendale, l'aumento delle tariffe e il taglio dei servizi.

Asstra ed Anav, dal canto loro, non nascondono un certo qual favore verso l'accisa sulla benzina da destinare al trasporto pubblico: decisione che spetta alla Regione, e richiesta anche da Palafrizzoni nel documento votato lunedì.
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