Consumo critico ed economico
Gas sempre più forti a Bergamo

Il mondo si può cambiare dal carrello della spesa: ne sono convinte sempre più famiglie bergamasche che decidono di avvicinarsi ai Gas, i «Gruppi di acquisto solidale». Gruppi finalizzati a comprare collettivamente prodotti, solitamente bio.

Il mondo si può cambiare partendo dal carrello della spesa: ne sono convinte sempre più famiglie bergamasche che decidono di avvicinarsi alla realtà dei Gas, i «Gruppi di acquisto solidale». Gruppo finalizzati a comprare collettivamente prodotti alimentari o di uso comune, solitamente di produzione biologica o eco-compatibile.

«Ciò che avvicina a un Gas è un atteggiamento critico di fronte ai consumi - spiega Mauro Pacchiani, referente del primo Gas operativo a Bergamo, nato nel 2002 e ora del Pangas (Pradalunga, Alzano, Nese) -. C'erano state altre esperienze a Pontida con "Bilanci di giustizia", ma di fatto qui a Nese si è organizzato il primo gruppo di 7-8 famiglie».

Da allora il Gas Nese si è diviso più volte, poiché oltre le 30 famiglie la gestione diventa difficoltosa. Sono nati così altri gruppi che, in otto anni, hanno coinvolto almeno 100 famiglie: si può dire che gli aderanti siano più che decuplicati, anche se una statistica vera e propria non esiste. L'esperienza bergamasca ha preso avvio dalla Valle Seriana e si è poi diffusa in altre zone.

La Bergamasca riflette la situazione nazionale con soli 14 gruppi registrati nella rete nazionale, mentre la Rete Gas Bergamo, nata nell'ottobre del 2009, ne conta 25, ma sono una cinquantina in tutta la provincia, che coinvolgono (con un media di 20 famiglie ciascuno) circa un migliaio di nuclei familiari. Si va da quello di Albino che include 80 famiglie a quelli più piccoli di Sotto il Monte o Arcene con non più di 8 soci.

Le cifre, certamente sottostimate, mostrano un fenomeno in crescita esponenziale, che ha un peso anche economico da non trascurare. Un tentativo di quantificazione è stato compiuto dalla Rete Gas Bg: un'indagine su 13 gruppi ha evidenziato che nel 2009 hanno acquistato per una cifra complessiva di 225.000 euro, con una media per Gas di 17.300 euro e per fornitore di 1.600 euro.

Leggi due pagine sull'argomento su L'Eco di Bergamo del 24 novembre

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