Via Quarenghi: c'è disordine
Giuste le decisioni della Giunta

«Disubbidire alle regole del vivere civile non porta da nessuna parte ma solamente al disordine». E' quanto scrive un nostro lettore intervenendo sulla questione del «coprifuoco» in via Quarenghi e sui provvedimenti decisi dalla Giunta.

«Disubbidire alle regole del vivere civile non porta da nessuna parte ma solamente al disordine». E' quanto scrive un nostro lettore intervenendo sulla questione del «coprifuoco» in via Quarenghi. «Sono veramente scioccato - annota - su come un provvedimento serio e concreto per consentire una migliore qualità della vita dei residenti venga strumentalizzato politicamente per far apparire una certa parte come contro la libertà e l'immigrazione».

«Da abitante della zona - prosegue la lettera - da diversi anni posso dire che quasi quotidianamente trovo ubriachi sdraiati sotto il portone di casa che mi impediscono di entrare o uscire liberamente. Risse in piena notte che impediscono di dormire e la paura a rientrare a casa con i bambini anche solo dopo le 20. Siamo stanchi di chiamare la Polizia tutti i giorni. Questo non ha nulla a che vedere con l'apertura verso gli immigrati o nel trasformare in un ghetto la via, purtroppo è già un ghetto e la situazione è sempre peggio. Auto parcheggiate sui marciapiedi e sporcizia ovunque grazie al bighellonare di persone (non solo extracomunitarie) che non hanno nulla di meglio da fare che ubriacarsi per starda fino allo svenimento utilizzando i portoni delle abitazioni per fare i propri bisogni. Non credo che i negozianti vogliano questo e se faticano a lavorare è proprio per questo motivo».

«Ben vengano - è la conclusione - provvedimenti di questo tipo se possono contribuire a migliorare la qualità della vita di tutti, non solo di chi abita in quella zona, compresi gli immigrati che vengono a fare compere e che giustamente hanno il diritto di passeggiare con i propri figli in una via pulita e sicura. Speriamo che l'attività della Giunta non si fermi di fronte a iniziative di propaganda politica come "no al coprifuoco" di coloro che cercano di utilizzare un problema serio in una sorta di guerra al governo locale che finalmente sta dando una risposta concreta ad un problema concreto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA