Yara, «Non distruggete il sogno»
Appello dagli studenti di Leffe

Genitori, famiglie, ragazzi delle scuole. Non passa giorno che non arrivi in redazione una lettera sulla vicenda di Yara. Gli studenti della classe seconda A della scuola media di Leffe hanno voluto scrivere un appello «a chi tiene con sé Yara».

Genitori, famiglie, bambini e ragazzi delle scuole, volontari. Non passa giorno che non arrivi in redazione una lettera sulla vicenda di Yara. Ora è la volta degli alunni della classe seconda A della scuola media di Leffe. Tramite la vicaria professoressa Antonia Bertoni hanno voluto scrivere un appello «a chi tiene con sé Yara». Ecco il testo della lettera.


Appello a chi tiene con sè Yara

Egr. Sig. e/o Gentile signora,
siamo alunni di una classe di scuola media e siamo coetanei di Yara. Noi desideriamo tanto che ritorni dalla sua famiglia. Perché la tiene con sé? Che cosa le ha fatto per meritare una pena simile? Siamo sicuri che Lei ha un cuore, ma soprattutto una famiglia. Come fa a guardare negli occhi sua mamma, sua sorella o, se ne ha, i suoi figli? La preghiamo di diventare protagonista di un gesto che le darà tanta gioia e che cambierà in meglio la sua vita e quella della famiglia di Yara. Non distrugga il sogno di questa giovane ragazza che vuole diventare campionessa di ginnastica ritmica!!! La nostra professoressa di italiano ci ha detto che Manzoni, grande scrittore, nei Promessi Sposi fa dire a una protagonista del romanzo questa frase: "Dio perdona tante cose, per un'opera di misericordia!". Faccia questa importante opera di misericordia e restituisca Yara alla sua famiglia. Vedrà, Dio non si dimenticherà di Lei!

Gli alunni della classe 2^A Scuola Media di Leffe

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