Carrera: «Non ho potuto far nulla
per evitare l'impatto con l'auto»

«Andavo piano, a bordo avevo mia moglie e quattro ragazze, tra cui mia figlia. L'auto era ferma in mezzo alla corsia, con i fari spenti, non l'ho vista fino all'ultimo. Non ho potuto fare nulla per evitare l'impatto». È distrutto, Massimo Carrera. Indiziato di omicidio colposo, come gli altri due conducenti.

«Andavo piano, a bordo avevo mia moglie e quattro ragazze di quindici anni, tra cui mia figlia. L'auto era ferma in mezzo alla corsia, con i fari spenti, non l'ho praticamente vista fino all'ultimo. Non ho potuto fare nulla per evitare l'impatto». È distrutto, Massimo Carrera.

Lui, così come i conducenti della Fiat Punto, un 38enne di Camisano Vicentino, e della Mercedes Ml, un bergamasco, è indiziato di omicidio colposo, ma è un atto dovuto nel quadro delle indagini per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente.

La Mercedes classe R è tra le quattro rimaste coinvolte nel tragico incidente che, verso le 3,30 della mattina del 1° gennaio, ha spezzato le vite di Chiara Varani e Patrizia Paninforni. Il calciatore, notissimo ai tifosi bergamaschi perché per anni è stato capitano e «bandiera» dell'Atalanta (dopo una lunga militanza nella Juventus, del cui settore giovanile è ora responsabile tecnico), aveva trascorso la serata del 31 dicembre in un locale con la moglie e alcuni amici, per il tradizionale cenone di San Silvestro.

Al termine della festa, la coppia si era diretta a Bellusco, nella provincia di Monza e Brianza, per andare a prendere la figlia minore, quindici anni, e tre amiche della ragazza, che avevano atteso la mezzanotte a casa di altri conoscenti. Tutti sono saliti a bordo della Mercedes Classe R di Carrera, da sette posti.

Sulla via del rientro, lo schianto: nel tratto autostradale compreso tra Dalmine e Bergamo, la Classe R di Carrera ha travolto la Ford Ka su cui si trovavano Chiara e Patrizia, ferma tra la terza e la quarta corsia dopo l'impatto in sequenza con altri due veicoli.

Lo scontro tra l'auto di Carrera e la Ka è stato violento: quest'ultima è stato sbalzata in avanti di parecchi metri, proprio poco dopo che la terza occupante, Nadia Zappella, era stata estratta dall'abitacolo grazie all'intervento di alcune persone che avevano assistito all'incidente, tra cui la mamma di Chiara.

Il calciatore e la sua famiglia sono rimasti lì, con gli altri, ad attendere l'arrivo dei soccorsi. Nessuno degli occupanti la Classe R è comunque rimasto ferito in modo grave. La moglie di Carrera, ricoverata agli Ospedali Riuniti di Bergamo, ha dovuto sottoporsi nella a un intervento chirurgico alla mano, che ha avuto buon esito. Dovrebbe essere dimessa oggi stesso.

Carrera non nasconde la sua angoscia per l'accaduto: «Sono devastato, mi tengono in piedi i nervi. Era tutto buio, non c'erano segnalazioni. Non ho potuto fare niente per evitare quell'auto, ferma in mezzo alla strada».

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