Colli di Bergamo, cambia il volto:
orti e vigneti «mangiati» dal verde

Orti e vigneti dei Colli di Bergamo sono stati letteralmente «mangiati» dal verde. Il mosaico articolato, fatto di tessere minute, che si ammira per esempio da San Vigilio, sta cambiando: dell'antica fisionomia oggi si conserva ben poco.

Orti e vigneti dei Colli di Bergamo sono stati letteralmente «mangiati» dal verde. Il mosaico articolato, fatto di tessere minute, che si ammira per esempio da San Vigilio, sta cambiando: dell'antica fisionomia oggi si conserva ben poco.

Ciò che resta è quasi completamente coperto da un verde folto, troppo folto: alberi ad alto fusto, conifere che nulla hanno a che vedere con il volto storico fatto, almeno sul versante più vicino alla città, di vigneti, orti e coltivazioni ben tenute.

Non è una novità: da decenni, complice soprattutto l'abbandono delle tradizionali attività agricole, la tendenza è questa. Ma più il tempo passa e più gli abeti rossi e le altre piante introdotte nei parchi delle ville di inizio secolo, hanno il sopravvento.

Renato Ferlinghetti e Fulvio Adobati, docenti del Centro studi del territorio dell'Università di Bergamo, spiegano come queste presenze siano assolutamente da tutelare, come testimonianza di una remotissima biodiversità. Il verde dei giardini invece è un fenomeno che, in qualche misura, bisognerebbe contenere.

Dettagli e curiosità su L'Eco di Bergamo del 10 gennaio

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