Cinque amici in Russia  a -40 gradi
sull'itinerario della ritirata del '43

Cristiano Baroni, un alpino di Bergamo della classe 1968, insieme a due amici alpini brianzoli e due amici scout, partirà alla volta della Russia per ripercorrere la prima parte dell'itinerario che i nostri alpini fecero per rientrare in Italia.

Cristiano Baroni, un alpino di Bergamo della classe 1968, insieme a due amici alpini brianzoli (Diego Pellacini e Alessio Cabello) e due amici scout, uno di Bergamo (Nicola Mandelli) e uno di Lodi (Giancarlo Cotta Ramusino), partirà martedì 18 gennaio alla volta della Russia per ripercorrere la prima parte dell'itinerario che i nostri alpini fecero per rientrare in Italia durante la Seconda guerra mondiale dopo la battaglia di Stalingrado nel 1943.

Il 20 (se tutto procederà come previsto), i cinque amici saranno sulle rive del Don e il 26 a Nicolayewka (ora Livenka). Il loro arrivo combacerà esattamente con la data della battaglia di Nikolayewka. È previsto anche un incontro con un giovane regista russo che sembra abbia l'intenzione di realizzare un film/documentario sugli alpini in Russia.

Può darsi che a Baroni siano consegnate anche piastre di alpini morti in Russia da riportare in Italia. Il rientro del gruppo è fissato per il 29. Sarà un viaggio molto duro perché i cinque percorreranno a piedi 162 km in 6 giorni a temperature bassissime: addirittura dai -10 ai -40 gradi. Dormiranno nelle stalle, nei fienili e dove sarà dato loro ospitalità, ma non negli alberghi e né in tenda.

Per ulteriori informazioni su quest'impresa, un modo decisamente originale per festeggiare i 150 anni dell'unità d'Italia, ci si può collegare al sito internet http://www.girumin.it/russia.htm .

© RIPRODUZIONE RISERVATA