Lotta allo smog, dopo le auto
ora toccherà alle industrie

Sostenere e implementare misure strutturali di lungo periodo messe in campo da Regione Lombardia già dal 2006, per ridurre le emissioni nocive in atmosfera. È l'impegno condiviso al «Tavolo aria» riunito giovedì a Palazzo Pirelli.

Sostenere e implementare concretamente le misure strutturali di lungo periodo messe in campo da Regione Lombardia già dal 2006, per ridurre le emissioni nocive in atmosfera. È l'impegno condiviso al «Tavolo aria» riunito giovedì a Palazzo Pirelli dall'assessore all'Ambiente, Energia e Reti, Marcello Raimondi.

Al tavolo hanno partecipato le 12 Province con i rispettivi Comuni capoluogo, i Comuni con più di 40.000 abitanti, le associazioni degli enti locali, del sistema delle imprese, dei sindacati e delle parti sociali, altri soggetti pubblici e privati, tra cui le aziende di trasporto e le organizzazioni ambientaliste.

«Dopo anni di misure severissime contro le emissioni da veicoli
- ha spiegato Raimondi - ora gli sforzi ulteriori si concentreranno in modo particolare sulla limitazione delle fonti derivanti dall'industria, sul potenziamento della misurazione della qualità dell'aria e in un maggior impegno nel settore agricolo, limitando anche le emissioni dei mezzi da cantiere (off-road). Daremo anche nuovo impulso alla termoregolazione e contabilizzazione del calore degli edifici oltreché alla certificazione energetica».
 
C'è stata una condivisione di massima sulle nuove misure per rendere meno impattanti le emissioni derivanti dalla combustione della legna.

L'ARIA E' MIGLIORATA
I dati elaborati da Arpa Lombardia e mostrati al Tavolo dimostrano una costante diminuzione della concentrazione degli inquinanti nell'aria, nonostante la conformazione orografica della Lombardia non ne aiuti certo la dispersione. A questo proposito Raimondi ha sottolineato come «i provvedimenti strutturali fortemente voluti dalla Regione stiano dando i risultati sperati, tanto che oggi Milano risulta meno inquinata di città come Napoli, Ravenna e Torino».

LE ALTRE PROPOSTE
Si è inoltre condiviso di aprire una serie di tavoli di approfondimento e confronto sulla mobilità sostenibile, che affrontino i temi del trasporto pubblico locale e della promozione di sistemi innovativi come car e bike sharing, car pooling e mobilità integrata, sui controlli da parte degli enti locali e su una maggiore integrazione delle politiche ambientali nella programmazione urbanistica dei comuni.
         
IL BLOCCO DEL COMUNE DI MILANO
Raimondi ha commentato anche il possibile blocco del traffico ipotizzato da Milano, rappresentata dal vicesindaco Riccardo De Corato, evidenziando come «non possiamo opporci a un Comune che sta attuando molte politiche di contenimento dell'inquinamento volute dalla Regione Lombardia e che, in questa fase particolarmente acuta per la città di Milano, ha deciso di inasprirle. Se altri Comuni hanno interesse a condividerle, noi siamo disponibili a collaborare».

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