Dalmine: «I soldi non ci sono»
E il nuovo casello non si farà

A meno di clamorose sorprese, il nuovo casello di Dalmine non si farà, al massimo ci sarà un sopralluogo per vedere come funziona quello attuale. La Società Autostrade per l'Italia non ha usato giri di parole. «Signori, i soldi non ci sono».

A meno di clamorose sorprese, il nuovo casello di Dalmine non si farà, al massimo ci sarà un sopralluogo per vedere come funziona quello attuale. La Società Autostrade per l'Italia non ha usato giri di parole. «Signori, i soldi non ci sono».

L'incontro a Roma tra il sindaco di Dalmine Claudia Terzi e l'assessore all'Urbanistica Fabio Facchinetti con i vertici di Aspi segna in negativo il futuro del nuovo casello di Dalmine, quello che nelle intenzioni della Provincia e delle amministrazioni comunali del territorio doveva essere un'opera strategica per il decongestionamento del traffico e il miglioramento della viabilità sull'ex statale 525.

«Ci hanno detto che non hanno i soldi – rileva il primo cittadino di Dalmine – e che al momento il nuovo casello non rientra nelle priorità di Autostrade, visto che Dalmine un casello comunque ce l'ha...».

Poco importa che l'effetto della Tangenziale Sud sia in parte vanificato senza la nuova stazione. Anzi, che il raddoppio delle corsie lungo la Villa d'Almè-Dalmine sia stato progettato proprio in funzione dello spostamento del casello autostradale che non figura più nelle piano degli interventi predisposti da Aspi.

Il nuovo casello rispetto a quello attuale doveva essere spostato a sud-est dell'asse autostradale, a nord dell'attuale cimitero di Sabbio e al confine con il territorio di Stezzano. L'opera con relativo svincolo era un intervento accessorio alla quarta corsia dell'autostrada A4 e doveva essere completato in coincidenza con l'apertura del tratto di Tangenziale Sud, da Stezzano a Dalmine, inaugurata a marzo 2010.

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo dell'8 febbraio

© RIPRODUZIONE RISERVATA