Palafrizzoni si divide sull'Unità:
Pdl con l'opposizione, la Lega esce

Palafrizzoni si divide sull'Unità d'Italia. L'ordine del giorno dedicato alle celebrazioni per il 150° ha visto la maggioranza spaccarsi. Pdl con le opposizioni e Lega che, dopo aver annunciato la propria contrarietà, abbandona l'aula.

Palazzo Frizzoni si divide sull'Unità d'Italia. L'ordine del giorno dedicato alle celebrazioni per il 150°, discusso lunedì sera in Consiglio comunale dalle minoranze, è stato approvato, ma con un voto (23 a favore e un astenuto: Guglielmo Redondi) che ha visto la maggioranza spaccarsi.

Pdl assieme alle opposizioni e Lega che, dopo aver annunciato la propria contrarietà, abbandona un'aula già ridotta al lumicino (24 consiglieri, di cui solo 11 della maggioranza).

Nella sostanza il documento – presentato da Maria Carla Marchesi (Pd) – oltre a esprimere il plauso al Governo per la decisione di indire una festa nazionale il 17 marzo, chiedeva alla Giunta di intervenire presso la Regione al fine di garantire a Bergamo un congruo finanziamento per le celebrazioni e, soprattutto, di indire sempre per il 17 marzo un consiglio comunale straordinario dedicato all'Unità.

D'accordo il sindaco Tentorio («compatibilmente con la possibilità organizzative»), d'accordo il Pdl, niente da fare però tra i banchi della Lumbard: «Si tratta di un ordine del giorno strumentale – ha tuonato Luciana Frosio Roncalli – abbiamo già detto in più sedi come la pensiamo su questo argomento: non vedo perché dovremmo festeggiare, siamo contrari». Talmente contrari che in aula i consiglieri leghisti non sono rimasti nemmeno per ascoltare le repliche.

 La seduta si era aperta con due momenti di raccoglimento: uno per Yara Gambirasio e l'altro per l'alpino Massimo Ranzani morto ieri in Afghanistan.

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