Mafia, il governatore Draghi:
cosche infiltrate anche a Bergamo

Le denunce per associazione a delinquere di stampo mafioso si sono concentrate fra il 2004 e il 2009 nelle province di Milano, Bergamo e Brescia. Lo ha detto il governatore di Banca d'Italia, Mario Draghi, durante un convegno sulla criminalità organizzato a Milano.

Le denunce per associazione a delinquere di stampo mafioso si sono concentrate fra il 2004 e il 2009 per quattro quinti nelle province di Milano, Bergamo e Brescia. Lo ha detto il governatore di Banca d'Italia, Mario Draghi, durante un convegno sulla criminalità organizzato a Milano.

Draghi ha ricordato che le regioni in cui il fenomeno di associazione a delinquere di stampo mafioso è più antico sono Sicilia, Campania e Calabria, mentre Puglia e Basilicata hanno conosciuto una espansione della criminalità organizzata in tempi più recenti.

«Ma anche altre regioni d'Italia - ha ammonito il governatore durante l'incontro sul tema "Le mafie a Milano e nel Nord: aspetti sociali ed economici" - non possono più considerarsi immuni dal virus mafioso. Le opportunità connesse con il maggior sviluppo economico e finanziario del Centro Nord inevitabilmente attraggono l'interesse delle cosche».

E ha aggiunto: «In Lombardia l`infiltrazione delle cosche avanza, come ha recentemente avvertito la Direzione nazionale antimafia», osservando come nel Centro Nord i crimini che destano maggior allarme sociale, in primis gli omicidi, siano «meno numerosi che al Sud», grazie al fatto che «il controllo esteso e violento del territorio da parte delle organizzazioni criminali è impedito in quelle comunità da un rigetto generalizzato del costume mafioso».

«Le infiltrazioni nel sistema economico e finanziario sono tuttavia insidiose. Esse sono documentate, tra l'altro, dai dati sulle denunce per riciclaggio di capitali illeciti e per usura, reati più "silenziosi" e tuttavia spesso riconducibili a sodalizi criminali di stampo mafioso».

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