Fotovoltaico? No cave cammuffate
La Provincia blocca due progetti

Continua la guerra al fotovoltaico della Giunta provinciale. L'esecutivo di via tasso ha infatti bloccato due progetti a Urgnano dove erano ipotizzati impianti fotovoltaici. Per il Presidente Pirovano e per l'assessore Romanò: «Sono due cave cammuffate».

La Giunta provinciale continua la guerra contro il fotovoltaico «selvaggio». Questa volta nel mirino sono finiti quelle che il presidente Ettore Pirovano e l'assessore all'Ambiente Pietro Romanò definiscono «cave improprie». In particolare, l'esecutivo di lunedì ha stoppato due richieste che riguardano Urgnano.

Spiegano da Via Tasso: «Si tratta di impianti che prevedono lo scavo di 4 metri sottoterra, in un caso, di due nell'altro, per la posa dei pali che sorreggono i pannelli sopra il livello del terreno. Di fatto si tratta di "cave camuffate", quello che interessa è l'utilizzo della ghiaia ottenuta dagli scavi».
«Consultati i tecnici – precisa l'assessore Romanò – abbiamo quindi ritenuto di non rilasciare l'autorizzazione».

In particolare, le due richieste di Urgnano riguardano in un caso impianti per oltre 22 mila metri quadri a 4 metri di profondità e circa 88 mila metri cubi; nell'altro 75 mila metri quadri per due metri di profondità e volumi per 151 mila metri cubi (è il progetto in zona Cascina Spina, che aveva già fatto sollevare gli scudi agli ex consiglieri del Comune commissariato). Di fatto, quindi, in totale di 239 mila metri cubi di materiale estraibile.

Ascolta l'intervista all'assessore provinciale Pietro Romanò

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