Rinviata l'assemblea dei soci
Sacbo, spunta anche Mentasti

È stata rinviata alla seconda convocazione, prevista per mercoledì 4 maggio, l'assemblea dei soci di Sacbo. La prima convocazione era fissata per oggi alle 10. Il rinvio è l'epilogo di una convulsa giornata sul versante dei soci bergamaschi del Patto di sindacato.

È stata rinviata alla seconda convocazione, prevista per mercoledì 4 maggio, l'assemblea dei soci di Sacbo, la società che gestisce l'aeroporto di Orio. La prima convocazione era fissata per oggi alle 10. Il rinvio è l'epilogo di una convulsa giornata sul versante dei soci bergamaschi del Patto di sindacato, che ieri mattina si sono ritrovati in Provincia per fare il punto della situazione.

Sul tavolo il rinnovo del Consiglio di amministrazione, in scadenza con l'approvazione del bilancio 2010, che si è chiuso con utile record di 12 milioni di euro.

La riunione del mattino non ha sciolto i nodi sulla futura composizione del Cda e neanche una serie di incontri e contatti telefonici che si sono protratti fino a tarda serata hanno portato a un'intesa. Da qui la decisione di mandare deserta l'assemblea di oggi, così da avere un'ulteriore settimana per gli approfondimenti e le verifiche del caso.

Due le posizioni emerse ieri tra i soci: da un lato i privati (e la Camera di Commercio), che propendono per la riconferma del presidente uscente, Mario Ratti, alla guida di Sacbo nell'ultimo triennio – in tandem con il Consigliere delegato Renato Ravasio –, dall'altro lato i soci pubblici, Comune e Provincia, che invece intendono esprimere un'indicazione differente. Il nome è quello di Miro Radici, scelto dalla politica anche per cercare una possibile condivisione con il mondo imprenditoriale. A lui, come amministratore delegato, viene affiancato il nome di Andrea Mentasti, attuale direttore generale dell'azienda ospedaliera «San Paolo» di Milano, ma in passato direttore generale dell'azienda ospedaliera di Treviglio.

La settimana che separa dalla seconda e decisiva convocazione dovrebbe dunque servire per cercare di trovare una convergenza sui vertici della società. L'obiettivo è arrivare a una soluzione la più possibile condivisa, in vista delle prossime importanti decisioni che attendono Sacbo.

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