Fino a Bolzano per rubare tordi:
fermato bracconiere di Rota

Da Rota Imagna a Bolzano per fare il bracconiere. Trovati nell'auto di un 64enne bergamasco 17 nidi stracolmi di piccoli tordi implumi, ammassati dentro cassette di plastica. Gli uccellini sono oggetto di un traffico illegale per essere usati come richiamo nei capanni.

Da Rota Imagna a Bolzano per fare il bracconiere, lo riporta l'agenzia Geapress. Durante un controllo stradale i carabinieri del comando provinciale di Bolzano hanno fermato a Postal un 64enne residente a Rota Imagna, con regolare permesso di caccia. Meno regolare quello che è stato trovato nella sua auto: 100 tordi bottaccio e 17 nidi stracolmi di poveri pulcini implumi ammassati dentro cassette di plastica e cartone.

Il bergamasco era anche in possesso di quattro coltelli di genere proibito, per cui è stato denunciato per porto abusivo d'arma, oltre che per maltrattamento di animali e uccellagione. Per lui anche il sequestro dell'auto.

Il Trentino e l'Alto Adige sono presi di mira per l'alta densità dei tordi che si riscontra nei meleti, gli uccellini vengono prelevati implumi dai nidi, per essere venduti illegalmente ai cacciatori di capanno. La fine dei piccoli tordi è terribile. Con una lametta il bracconiere taglia l'addome del volatile e ne controlla il sesso: le femmine, inutili come richiamo, vengono gettate via. I maschi sono ricuciti e venduti. Staranno così in gabbiette piccolissime e spesso al buio fino all'autunno e con il loro canto attireranno sotto i colpi di fucile altri uccelli.

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