Giunta tutta rosa a Valnegra
A Treviglio si alzano i toni

A Valnegra c'è una Giunta tutta al femminile guidata da Virna Facheris, a Treviglio il sindaco uscente Ariella Borghi confida nell'unità del centrosinistra usando parole forti nei confronti del rivale, mentre a Caravaggio Prevedini ha confermato la sua squadra.

Anche se sulla carta il confronto elettorale a Valnegra aveva il sapore della classica sfida «maschi contro femmine», davanti al risultato finale che vede vincitrice la squadra «rosa», il neosindaco Virna Facheris (iscritta al Pd) preferisce non mettere un accento troppo forte su quello che sembra essere un trionfo femminile.

«Non conta essere maschi o femmine - commenta - ma contano le persone, con le loro competenze e con l'entusiasmo e la voglia di fare qualcosa per il paese, condividendo valori e priorità amministrative». La sua lista vedeva come candidati consiglieri sei donne e tre uomini. «Uniti per Valnegra», l'altra lista che si era presentata, era formata da soli uomini con candidato sindaco Silvio Manzoni.

Riscatto femminile? Non precisamente, visto che a Valnegra le donne in amministrazione non sono cosa nuova, tant'è che anche il sindaco uscente (Rosanna Donati) era donna. Questa volta il rosa è un po' più intenso, perché il sindaco ha già annunciato una Giunta tutta al femminile, composta dai tre candidati consiglieri che hanno ricevuto più preferenze dagli elettori. Vicesindaco sarà Barbara Giupponi e assessori Elena Gherardi e Lucia Reguzzi.

La Giunta al femminile di Valnegra non è l'unica in Italia. Nel 2009, per esempio, salì agli onori delle cronache il caso di Sant'Agata Bolognese, comune della Bassa padana, di poco più di 7.000 anime.

Si anima la campagna elettorale pre ballottaggio a Treviglio. A 9 giorni dal voto (e a 3 dal limite per definire eventuali apparentamenti) il sindaco uscente Ariella Borghi (centrosinistra, 24,76% al primo turno) alza i toni: «Condivido e apprezzo la tensione all'unità del centrosinistra che da sempre ispira la mia azione», scrive in una nota al vetriolo in merito all'appello di tre esponenti della società civile perché il centrosinistra (diviso al primo turno) si riunifichi in vista del ballottaggio.

E aggiunge: «Avere come sindaco un uomo d'apparato come Pezzoni sarebbe uno scempio». Replica il candidato del centrodestra Giuseppe Pezzoni (45,97% dei consensi al primo turno): «Mi spiace davvero vedere che cosa la sindaco uscente si riduca a scrivere su di me, pur di guadagnare qualche livoroso e davvero poco informato consenso. Infangare gratuitamente qualcuno pur di vincere: è questo il vero scempio, sindaco».

Pur non facendo alcun riferimento esplicito all'ipotesi di apparentamento (l'unico accordo potrebbe esserci con Federico Merisi, l'outsider dello stesso centrosinistra, mentre Luigi Minuti ha dichiarato di votare la Borghi ma senza apparentamenti), nella nota la Borghi fa riferimento all'appello all'unità del centrosinistra.

A pochi giorni dalle elezioni amministrative che hanno visto la riconferma alla guida di Caravaggio della Lega Nord la nuova Giunta comunale è già pronta a mettersi al lavoro. Giovedì 19 maggio il sindaco Giuseppe Prevedini ha nominato gli assessori che nei prossimi cinque anni saranno al suo fianco nel guidare la città.

Come imposto dalla legge per ridurre i costi, i membri della Giunta sono stati ridotti da sette a cinque. Rispetto alla precedente sono usciti l'ex assessore al Bilancio e ai Tributi Mario Farina che ha coperto tale incarico dal 1997, ossia dal primo mandato dell'ex sindaco Ettore Pirovano. E l'ex assessore, nominata solo nel 2009, alle Politiche giovanili, Pari opportunità, Sport e Tempo libero Michela Macalli. Tutti confermati invece gli altri fra i quali, compreso il sindaco, sono state ridistribuite le deleghe lasciate dai due ex assessori.

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