Nuovo Ospedale, Piffari (Idv):
«Zero trasparenza, zero certezze»

«È inammissibile che, a quasi un anno dall'annuncio, i lavori per la trincea drenante per eliminare le infiltrazioni d'acqua riscontrate sotto il nuovo ospedale di Bergamo non siano ancora cominciati». È la denuncia di Piffari, segretario regionale dell'Idv.

«È inammissibile che, a quasi un anno dall'annuncio, i lavori per la trincea drenante per eliminare le infiltrazioni d'acqua riscontrate sotto il nuovo ospedale di Bergamo non siano ancora cominciati - ha dichiarato il segretario regionale dell'Idv Sergio Piffari -. La barriera sotterranea lunga 600 metri e dal costo stimato in 1 milione di euro, è stata appaltata senza gara pubblica ma ha già subito due rinvii. Mi auguro che il problema per questi ritardi nella realizzazione dell'opera, indispensabile per il collaudo definitivo dell'ospedale, i cui lavori sono ultimati da due anni, non sia dovuto alla mancanza di risorse o agli intoppi relativi alla vendita della struttura che ospita il vecchio ospedale».

«Credo che qualcuno dovrebbe spiegare al più presto ai cittadini quali siano i veri problemi che non consentono l'avvio dei lavori e perché, visto e considerato i tempi che si stanno impiegando per l'entrata in funzione del nuovo ospedale, si sia scelto di seguire la via dell'urgenza, derogando la disciplina sugli appalti pubblici e sulla trasparenza degli atti amministrativi, piuttosto che rispettare procedure e norme che disciplinano la normale realizzazione delle opere pubbliche».

«È proprio la totale assenza di trasparenza che oggi ci mette di fronte a una così paradossale situazione in cui, tra annunci, proclami, slittamenti e ritardi, non si conoscono i dettagli né sui tempi né sui costi della barriera drenante mentre l'unica certezza è rappresentata dai disagi per i cittadini e i contribuenti bergamaschi che vedono ancora lontana la disponibilità del nuovo nosocomio».

«Anche in questo caso - ha concluso Piffari - non si può certo affermare che l'azione delle istituzioni sia stata contraddistinta dalla trasparenza o dall'oculatezza nella gestione delle risorse pubbliche. Mi auguro che, oltre a risposte precise, le istituzioni competenti scongiurino eccessivi disagi alla vecchia struttura ospedaliera ancora operativa in Bergamo e che, a quanto pare, rimarrà per almeno un altro anno il presidio ospedaliero di riferimento».

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