Nuovo ospedale, i costi lievitano
In arrivo ci sono altri 85 milioni

Il nuovo ospedale di Bergamo mobilita le opposizioni in Regione: il «casus belli» nasce dall'annuncio dato in Commissione sanità al Pirellone di un ulteriore stanziamento di risorse per il completamento delle opere del futuro «Papa Giovanni XXIII» alla Trucca.

Il nuovo ospedale di Bergamo mobilita le opposizioni in Regione: il «casus belli» nasce dall'annuncio dato in Commissione sanità al Pirellone di un ulteriore stanziamento di risorse per il completamento delle opere del futuro «Papa Giovanni XXIII» alla Trucca. Un'opera che, va detto, era partita con costi per 340 milioni di euro a carico degli Ospedali Riuniti (più 27 a carico del Comune e 18 della Provincia), per arrivare a maggio 2011 a 407 milioni di euro per l'Azienda ospedaliera. Ed ora salirebbero a 492.

Le cifre, cosa nota, erano state illustrate dal direttore generale dei Riuniti Carlo Nicora nel sopralluogo alla Trucca della 2ª Commissione consiliare dell'Amministrazione comunale di Bergamo, richiesta per verificare lo stato dei lavori dopo le infiltrazioni d'acqua registrate nella struttura a settembre 2010. «E sono già quasi tutti spesi», aveva sottolineato Nicora, spiegando anche che si era pronti per il via dei lavori della trincea anti-acqua.

Ora i costi lievitano ancora: Italia dei Valori e Pd, per voce del consigliere Gabriele Sola e dei Democratici Maurizio Martina e Mario Barboni annunciano interrogazioni urgenti in Regione proprio sul fatto che nell'assestamento di bilancio che sarà in Consiglio la prossima settimana e in particolare nel fondo di rotazione per l'edilizia sanitaria, «sono stati stanziati ulteriori 60 milioni di euro per le opere collegate alla realizzazione del nuovo polo ospedaliero di Bergamo», sottolineano dal Pd. E Sola, Idv, aggiunge, nella sua interrogazione già presentata al presidente Formigoni, Giunta regionale e assessore regionale alla Sanità Luciano Bresciani, che «nel corso della seduta della Commissione sanità svoltasi il 12 luglio il direttore generale della Direzione Sanità Carlo Lucchina ha dichiarato "testualmente che sull'ospedale di Bergamo ci sono da fare delle opere di completamento, ritengo che ci vogliano circa una sessantina di milioni di questo fondo"».

Italia dei Valori chiede di sapere in cosa consistano le opere di completamento, se la realizzazione era già stata prevista in fase di progettazione, per quale ragione non si sia provveduto a finanziarne la realizzazione, se l'esecuzione ritarderà ulteriormente l'inaugurazione». Mentre il Pd sottolinea che «l'aumento dei costi di realizzazione e i problemi di costruzione, tra cui quello delle infiltrazioni d'acqua, devono trovare una risposta chiara e le responsabilità devono essere accertate. Chiediamo a Bresciani di spiegare lo stato dell'arte e per quali specifici interventi saranno destinati i soldi».

E da Lucchina arrivano, secche, le precisazioni: «In realtà lo stanziamento non è di 60 milioni ma di 85. Qualcuno ha sentito male. Di questi, per l'esattezza 9, sono già stati stanziati a inizio giugno come finanziamento supplettivo in particolare anche per l'avvio dei lavori della trincea anti-acqua necessaria per il collaudo definitivo della struttura sanitaria. Gli altri, come è noto, rientrano nella legge di assestamento di bilancio che contiene il fondo rotativo per l'edilizia sanitaria, assestamento che sarà all'esame del Consiglio regionale la prossima settimana e quindi non ancora stanziati. Esiste la necessità, vista la complessità del nuovo ospedale di Bergamo, struttura tra le prime cinque della Lombardia, di finanziare diversi interventi di connessione, il completamento dell'esterno della struttura, e appunto la trincea anti-acqua. Si tratta di opere necessarie per un'apertura rapida dell'ospedale».

L'Idv, intanto, nell'interrogazione sottolinea, ricordando una precedente interrogazione dell'aprile 2011 a proposito delle infiltrazioni, che l'assessorato alla Sanità lombarda aveva risposto che «ogni onere economico derivante dalla problematica in oggetto non potrà ricadere sui soggetti pubblici coinvolti nella realizzazione delle opere per il nuovo ospedale».

 Carmen Tancredi

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