Ospedale, la trincea si farà
E si apre nell'estate 2012

Al nuovo ospedale come vanno le cose? I bergamaschi si sono fatti queste domande varie volte, nell'estate 2011: il «Papa Giovanni XXIII» è un'opera attesa dall'intera comunità. Sui tempi di apertura si parla dell'estate 2012.

Al nuovo ospedale come vanno le cose? I bergamaschi si sono fatti queste domande parecchie volte, nell'estate 2011: il «Papa Giovanni XXIII» è un'opera attesa dall'intera comunità. Tra l'acqua che filtrava nei sotterranei, proveniente dalla «palude» della Trucca, e le polemiche politiche sui costi per la realizzazione e i nuovi finanziamenti arrivati dalla Regione (circa 9 milioni di euro anticipati a giugno, ora in cassa all'azienda, e 76 milioni per edilizia sanitaria con l'assestamento di bilancio regionale varato a fine luglio) gli interrogativi sono rimasti tutti.

Il primo: i tempi per l'apertura verranno rispettati o Bergamo si ritroverà con un ospedale nuovo di zecca e sott'acqua? Ora una risposta c'è: la ormai arcinota «trincea» drenante, cioè lo sbarramento a Nord-Nord Est del nuovo ospedale si fa. E c'è una novità: la trincea è «svincolata» dal collaudo della struttura, significa che le fasi tecniche, già avviate, che devono portare al certificato che attesta che sì, l'ospedale può aprire, procedono autonomamente dalla realizzazione dell'opera.

«Lo scorporo della trincea da tutta la fase collaudo era per l'Azienda un passaggio cruciale – spiega il direttore generale degli Ospedali Riuniti Carlo Nicora –. A fine luglio la Commissione tecnica tecnica di collaudo ha comunicato che la sospensione della dichiarazione di collaudabilità a fronte della mancata risoluzione delle infiltrazioni d'acqua era da ritenersi rimossa: questo viste le attività svolte per migliorare e fronteggiare la situazione. La Commissione tecnica di collaudo valuterà la struttura a prescindere dalla realizzazione della trincea drenante, tenendo conto comunque degli esiti degli accorgimenti già messi in atto sul fronte infiltrazioni. L'Azienda ospedaliera, dopo una serie di valutazioni e di perizie tecniche, e in sintonia con la Regione, ha stabilito di effettuare comunque la trincea drenante, che avrà la funzione di tenere sotto controllo il livello dell'acqua di falda, a monte dell'ospedale, e questo per tutelare la struttura e garantirne le migliori condizioni nel tempo. L'Azienda realizzerà la trincea a sue spese, e la stazione appaltante sarà Infrastrutture lombarde: il bando verrà emesso a breve, forse già nei prossimi giorni». I Riuniti spenderanno per la trincea (progetto esecutivo e opera) un milione e 200 mila euro, Iva inclusa.

«Fondi già in cassa, fanno parte degli 8 milioni e mezzo che la Regione ci aveva erogato a fine giugno. Gli altri 76 finanziati finanziati con l'assestamento di bilancio non sono ancora arrivati – continua Nicora –. Definiti i tempi della trincea: 4 mesi per bando ed espletamento della gara, da settembre a dicembre, altri 4 per la realizzazione, un mese per il collaudo, svincolato da quello della struttura».

Si arriva a maggio 2012. Se tutto funziona come un orologio svizzero. Intanto la Commissione tecnica di collaudo è già al lavoro sulla struttura del nuovo ospedale (per appalto principale e appalto integrativo; quello «in concessione », che fa capo a Infrastrutture lombarde, e riguarda parte dell'impiantistica, come centrale termica, calore, gas, per un 5% del totale dell'opera, ha già ottenuto il collaudo a fine maggio): è dei primi di luglio il certificato di fine lavori, da qui i tecnici hanno 6 mesi di tempo per «emettere il verdetto».

Per allontanare l'acqua dai sotterranei dell'ospedale sono state realizzate quattro tipologie di opere, a costo zero per l'Azienda ospedaliera: riparazione o integrazione delle guaine impermeabilizzanti in alcuni punti in cui l'acqua si infiltrava; sigillatura con resine speciali dove l'umidità era più massiccia; creazione di una canalizzazione sotto il pianterreno della struttura collegata a pompe che spingono l'acqua all'esterno dell'area dell'ospedale.

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