Il Giro d'Italia di due cassintegrati
In sella per almeno 7 ore al giorno

Uno scatto finale lungo la rampa d'accesso al piazzale del grattacielo Pirelli, sede della Regione Lombardia. Si è conclusa così, stamattina, martedì 13 settembre, l'impresa dei bergamaschi Ugo Ghilardi, 54 anni, e Manuel Ardenghi, 34, che hanno attraversato l'Italia in bici.

Uno scatto finale lungo la rampa d'accesso al piazzale del grattacielo Pirelli, sede della Regione Lombardia. Si è conclusa così, stamattina, martedì 13 settembre, l'impresa dei bergamaschi Ugo Ghilardi, 54 anni, e Manuel Ardenghi, 34, che hanno attraversato in lungo e in largo l'Italia sulle due ruote per festeggiare i 150 anni dell'Unità.

Partiti lo scorso 18 giugno da Bergamo, città dei Mille, i due dipendenti in cassa integrazione alla Comital di Nembro, hanno macinato novemila chilometri in 88 giorni, toccando 150 città, tra capoluoghi di provincia e luoghi simbolo della storia del nostro Paese. «Abbiamo trascorso una media di sette ore al giorno sui pedali - raccontano, stanchi ma entusiasti, i due bergamaschi - e abbiamo visitato non solo i luoghi simbolo dell'Italia risorgimentale, come Solferino, ma anche quelli della Grande Guerra come il sacrario militare di Redipuglia. Abbiamo toccato anche le città sconvolte dagli attentati del terrorismo come Bologna e abbiamo dedicato una tappa anche alla Tyssenkrupp di Torino, perché l'identità nazionale si rafforza anche e soprattutto nella memoria di momenti drammatici».

Sportivi per passione (l'anno scorso hanno compiuto la Grande Traversata delle Alpi a piedi), Ghilardi e Ardenghi si sono cimentati in questa impresa (che hanno chiamato «Pedala Italia») non solo per celebrare l'anniversario dell'Italia unita, ma anche per lanciare un messaggio di fiducia nel futuro: «Di fronte ai momenti di difficoltà, come la cassa integrazione o la perdita del lavoro - hanno spiegato - bisogna continuare a "pedalare"».

All'arrivo, nel piazzale del Pirellone, c'erano ad accoglierli, tra gli altri, Carlo Saffioti (Pdl) e Fabrizio Santantonio (Pd), presidente e vice del Comitato regionale per le celebrazioni del 150/mo anniversario dell'Unità d'Italia, che ha patrocinato il progetto insieme al Cai di Bergamo. «È stata un'impresa faticosa, ma emozionante. Speriamo che questa avventura ci porti fortuna e ci aiuti a trovare un nuovo lavoro», hanno concluso i due bergamaschi.

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