Strano asse Pdl-centrosinistra antitagli
La Lega si smarca, maggioranza spaccata

La Lega si smarca, la maggioranza si spacca e in Consiglio spunta un asse inedito Pdl-centrosinistra. La manovra che Berlusconi aveva definito «un miracolo», riesce in un piccolo prodigio anche a Palafrizzoni. Una sorta di silenzioso ribaltone.

La Lega si smarca, la maggioranza si spacca e in Consiglio spunta un asse inedito Pdl-centrosinistra. La manovra che Berlusconi aveva definito «un miracolo», riesce in un piccolo prodigio anche a Palafrizzoni. Una sorta di silenzioso ribaltone, magari su un solo e specifico punto (la protesta per i tagli agli enti locali) ma comunque da mettere agli atti.

«Merito» soprattutto della posizione «lineare e coerente» (copyright Roberto Bruni) del sindaco Franco Tentorio e di quel minimo di elasticità da parte delle opposizioni disposte, sull'argomento, a limare un po' l'originario documento proposto dall'Anci, l'Associazione nazionale dei Comuni italiani.

Risultato: un ordine del giorno firmato da tutti i gruppi - eccetto Verdi e Lega - e approvato a maggioranza (astenuti Lumbard e Pietro Vertova). Nella sostanza, il tema era molto concreto e toccava i pesanti riflessi che gli stessi tagli potrebbero avere sui servizi comunali, ma di fatto proprio la linea della Lega - frutto del diktat imposto a livello centrale - ha catalizzato l'attenzione sul piano politico.

«Non è cosa da poco - sottolinea il leader dell'opposizione Roberto Bruni -, pur esprimendo apprezzamento per l'atteggiamento del sindaco, non possiamo che rimarcare come il centrodestra su una questione così importante si sia spaccato. Quella dei Lumbard non è solo un'inversione di rotta a livello nazionale, ma anche una presa di posizione che ha evidentemente delle conseguenze sul piano della tenuta della coalizione a livello locale».

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