Un tatuaggio e il braccio ingessato
Arrestati i rapinatori della gioielleria

A incastrarli due segni molto distintivi: un tatuaggio e il gesso al braccio. La polizia di Bergamo in collaborazione con quella di Brindisi è arrivata così a L.B, 27 anni, e E.M., 38 anni, di Brindisi. I due sono stati arrestati per la rapina alla gioielleria Marchesi.

A incastrarli due segni molto distintivi: un tatuaggio e il gesso al braccio. La polizia di Bergamo in collaborazione con quella di Brindisi è arrivata così a L.B, 27enne di Brindisi, e E.M., 38enne sempre di Brindisi. I due sono stati arrestati proprio nella citta dove vivono nella serata di martedì 18 ottobre.

I due uomini sono stati accusati della rapina alla gioielleria Marchesi di via Borgo Palazzo messa a segno lo scorso 30 settembre. Consistente il valore degli oggetti trafugati, stimato intorno ai 100 mila euro. Inizialmente i due rapinatori avevano finto di essere interessati alla merce esposta, comportandosi come occasionali clienti. Dopo aver visionato alcuni preziosi, ad un tratto uno dei due aveva tirato fuori una pistola. A quel punto i rapinatori avevano portato nel retro del negozio il titolare e la commessa, legandoli mani e piedi con dei laccioli di plastica, per poi «ripulire» la cassoforte, gli scaffali e le vetrine dove erano custoditi i preziosi.

Non attive le telecamere, utili sono state le informazioni fornite dal gioielliere e dalla sua commessa: L.B. aveva un tatuaggio sul collo a forma di «K», mentre E.M. aveva un braccio ingessato. Dagli identikit a disposizione della polizia e da alcuni controlli ai numeri di cellulare dei due indiziati, gli agenti sono arrivati ai due pugliesi, ora nel carcere di Brindisi.

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