Chiesto il dissequestro del cantiere
Istanza respinta per via Autostrada

È stata respinta l'istanza: il cantiere dell'hotel di via Autostrada resta, almeno per ora, sotto sequestro. Lo ha deciso nella tarda serata di martedì il collegio del Riesame del Tribunale di Bergamo, dopo che nel pomeriggio era stata discussa la richiesta di dissequestro.

È stata respinta l'istanza: il cantiere dell'hotel di via Autostrada resta, almeno per ora, sotto sequestro. Lo ha deciso nella tarda serata di martedì il collegio del Riesame del Tribunale di Bergamo, dopo che nel pomeriggio era stata discussa la richiesta di dissequestro presentata dai legali di Nino Bertasa, gli avvocati Marco Zambelli e Massimo Giavazzi. Bertasa, unico indagato per ora nella vicenda e con l'ipotesi accusatoria di abuso edilizio, è il direttore di una parte dei lavori in corso nel cantiere per conto dell'immobiliare Bruman's, e proprio per questo suo ruolo è stato iscritto nel registro degli indagati dal pubblico ministero Franco Bettini, titolare dell'inchiesta.

L'ipotesi formulata dagli inquirenti è quella che i lavori di questo cantiere siano le fondamenta per la successiva costruzione di un hotel, e che siano state realizzate in assenza delle dovute autorizzazioni, tanto che la violazione contestata - e sulla base della quale a settembre è scattato il sequestro - è quella all'articolo 31 del Dpr. 380/2001, relativo appunto agli “interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire, in totale difformità o con variazioni essenziali”.

I presunti lavori abusivi erano stati scoperti dopo la pubblicazione su L'Eco di Bergamo di una foto che mostrava lo sbancamento e gettate di cemento armato, nel punto dove era prevista la costruzione di un hotel, ma per il quale non c'era ancora autorizzazione.

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