La libreria Rossi a rischio chiusura
Troppi costi e margini risicati

A settembre la storica libreria Rossi, da 17 anni nella sede all'incrocio tra via Paglia e via Paleocapa, aveva annunciato che non avrebbe venduto libri scolastici. Ora un'altra notizia: con molte probabilità i fratelli Rossi abbasseranno le saracinesce.

La fila alla libreria Rossi, con la lista dei libri delle superiori, era il rito di ogni settembre. Ci si armava di buona pazienza e si aspettava il proprio turno snocciolando i volumi che mancavano all'appello. Erano gli anni Novanta. I grandi centri commerciali che vendono i libri scolastici non esistevano e le vendite on line neppure immaginabili. Sono passati 20 anni e il mondo dell'editoria è stato colto da un'autentica rivoluzione che ha avuto ripercussioni forti anche sui librai storici della nostra città.

A settembre la storica libreria Rossi, da 17 anni nella sede all'incrocio tra via Paglia e via Paleocapa, ha annunciato che non avrebbe più venduto libri scolastici. Troppo forte la concorrenza dei supermercati e i margini delle case editrici decisamente ridotti. E ora dopo poco più di un mese la notizia che, con ogni probabilità anche i fratelli Rossi, dopo Lorenzelli, Seghezzi e Tarantola, i nomi di librai che hanno segnato la storia delle pagine scritte a Bergamo, abbasseranno le saracinesce della libreria in città. La notizia circolava già da un po' nell'ambiente dei librai che ormai in città si contano sulle dita di una mano. La libreria Rossi non è l'unica purtroppo a dover fare tutti i mesi i conti con gli affitti alti, margini risicati di guadagni con le case editrici e concorrenza galoppante delle vendite online.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 2 novembre

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