Mappa anticrimine a Bergamo
Ecco le strade più pericolose

Le strade più pericolose della città sono via San Bernardino e via Borgo Palazzo, gli orari con il maggior numero di incidenti sono quelle di punta. Questi i dati emersi dalla tesi di un agente della polizia locale di Bergamo, Fabio Sebastiani.

Le strade più pericolose della città sono via San Bernardino e via Borgo Palazzo, gli orari in cui si verifica il maggior numero di incidenti sono quelle di punta e più della metà con feriti. Questi i dati emersi dalla tesi di un agente della polizia locale di Bergamo, Fabio Sebastiani, che si è da poco laureato in Sociologia e Scienze criminologiche per la sicurezza all'Università di Bologna. Il vigile ha preso in esame tutti i dati sugli incidenti stradali accaduti in città nel 2010, li ha elaborati e ne ha tratto una «mappa», inserendola in un software. Si può così sapere, con un semplice click, quanti sono gli incidenti avvenuti in una via in una certa ora, con che modalità si sono verificati, se ci sono stati feriti. Tutto con uno scopo preciso: individuare i punti critici e intervenire per modificarli.

 Avendo la situazione sotto controllo in tempo reale, infatti, la centrale operativa della polizia locale può indirizzare le pattuglie in modo mirato, ad esempio su un incrocio particolarmente pericoloso. Ma l'intervento non deve necessariamente interessare le forze dell'ordine: se in un tratto di strada molti pedoni vengono investiti, si può decidere di mettere le strisce o di segnalare in modo maggiore l'attraversamento.

«La mappatura è un supporto immediato che può indirizzare le forze dell'ordine su una specifica area per l'intervento immediato di contrasto del fenomeno – continua Sebastiani – ma può comprendere anche tutti quegli eventi che hanno rilevanza sociale e contribuiscono ad alimentare la sensazione di insicurezza sociale, come la prostituzione, lo spaccio e il consumo di droga e alcol, il degrado e l'abbandono di edifici, l'incuria e la sporcizia in luoghi pubblici e privati, la scarsa illuminazione». Sebastiani ha lavorato alla sua tesi durante un periodo di tirocinio universitario all'Unità di progetto Sicurezza urbana e protezione civile del Comune di Bergamo. Ha preso in esame gi 1690 incidenti stradali del 2010 e ha elaborato una mappa, da cui è emerso che 840 sono stati senza feriti, 850 con feriti e 5 con decessi. Nella fascia notturna, tra le 22 e le 7, sono accaduti 77 incidenti (40 con feriti), mentre il numero maggiore è concentrato nelle ore di punta: 133 tra le 18 e le 19, 132 tra le 10 e le 11 e 130 tra le 12 e le 13. «Lo stesso lavoro si può fare su tutti i reati e sui fenomeni di disagio sociale che si ripercuotono sulla sicurezza dei cittadini: spaccio e consumo di droga, prostituzione, degrado, atti vandalici, occupazione di edifici abbandonati».

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 7 novembre

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