Paleari: «Altro che fuorilegge:
i contributi sono tra i più bassi»

«Non mi sento assolutamente "fuorilegge": l'Università di Bergamo ha i contributi pro capite più bassi di tutta l'Italia del Centro-Nord». Così il rettore commentando la tabella che colloca Bergamo al 2° posto per i contributi troppo alti richiesti agli studenti.

«Non mi sento assolutamente "fuorilegge": l'Università degli studi di Bergamo ha i contributi pro capite più bassi di tutta l'Italia del Centro-Nord, e nella media nazionale». Così il rettore, Stefano Paleari, interviene dopo che Il Sole-24 Ore ha pubblicato una tabella che colloca l'Università di Bergamo al 2° posto tra i 33 atenei italiani «fuorilegge» perchè i contributi richiesti agli studenti hanno superato il tetto massimo nel rapporto con i fondi erogati dallo Stato.

«Ogni studente - spiega Paleari - ha una contribuzione di 836, che dalle tabelle risulta essere fra le più basse di quelle riportate. La contribuzione studentesca alla nostra università è sempre peraltro stata decisa e condivisa con le rappresentanze studentesche».

«Penso che quei dati - aggiunge - rivelino semmai un'altra cosa: che lo Stato rivela la sua iniquità nella ripartizione delle risorse. L'università di Bergamo riceve 2.400 euro all'anno per studente contro una media di 4.100 euro all'anno».

E conclude: «Se anche noi ricevessimo quello che ottengono gli altri atenei direi che potremmo quasi azzerare le tasse universitarie».

Ascolta tutto il suo intervento nell'audio qui allegato

© RIPRODUZIONE RISERVATA