Saldi, si parte il 5 gennaio
E gli acquisti vanno a rilento

Scattano il 5 gennaio i saldi invernali: la data, unica a livello nazionale, è stata resa nota in Conferenza delle regioni e delle province autonome. Si tratta di un nuovo anticipo dell'inizio delle svendite di fine stagione che di solito cade nel primo sabato del mese.

Scattano il 5 gennaio i saldi invernali: la data, unica a livello nazionale, è stata resa nota in Conferenza delle regioni e delle province autonome. Si tratta di un nuovo anticipo dell'inizio delle svendite di fine stagione che di solito cade nel primo sabato del mese (in questo caso avrebbe dunque dovuto essere fissata per il 7 gennaio).

Un anticipo anche rispetto alla data dell'Epifania fissata nel 2011 per esempio. Un segnale, purtroppo, della crisi che attanaglia i consumatori e che quindi colpisce in maniera inesorabile il settore del commercio.

A denunciarla Federconsumatori Bergamo che propone comunque di anticipare saldi e promozioni. Una proposta però che non convince le associazioni di categoria. «Inutile – sostiene per esempio Filippo Caselli, vicedirettore di Confesercenti Bergamo – andare a incidere sui saldi o sulle promozioni. Il problema è la capacità di acquisto delle famiglie sempre più ridotta: per rilanciare gli acquisti basterebbe detassare le tredicesime per esempio».

«Il fatto che, ancor prima di Santa Lucia si pensi già ai saldi la dice lunga sulla situazione generale delle famiglie e sugli effetti sui consumi e il settore commerciale» ammette Oscar Fusini, direttore di Ascom Bergamo.

«Il momento è drammatico – continua senza nascondere una certa preoccupazione Fusini –: le condizioni climatiche buone non hanno incentivato gli acquisti invernali e la situazione economica delle famiglie è di estrema difficoltà come emerge da vari indicatori. I commercianti poi vengono fa un anno difficile segnato da un calo delle vendite nel terzo trimestre di quest'anno e un quarto trimestre che di fatto non è ancora decollato».

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