Yara, nuova lettera a L'Eco
«Ho visto i suoi due assassini»

Un'altra lettera sul caso Yara è arrivata lunedì 19 dicembre alla redazione de «L'Eco di Bergamo»: reca la firma di un tale Piergiorgio, che sostiene di essere di Biella e di aver visto due persone che, a suo dire, sarebbero gli assassini della tredicenne.

Un'altra lettera sul caso Yara è arrivata lunedì mattina 19 dicembre alla redazione de «L'Eco di Bergamo»: è scritta a mano e reca la firma di un tale Piergiorgio, che sostiene di essere di Biella e di aver visto due persone che, a suo dire, sarebbero gli assassini della tredicenne di Brembate Sopra.

La missiva è formata da tre fogli a quadretti ed è scritta in un italiano approssimativo: era contenuta in una busta che recava il timbro postale del centro di smistamento di Novara, dove era transitata lo scorso 15 dicembre.

Scrive testualmente il fantomatico Piergiorgio: «Non posso allargarmi (dilungarmi, ndr.) troppo spiegando esattamente come sono arrivato a quello che sto per scrivere ma se sarà necessario lo dirò. Quello che io ho potuto vedere sono due persone che hanno ucciso Yara un uomo e una donna. Un uomo calvo di mezza età e una donna».

L'autore della missiva non aggiunge ulteriori particolari relativi al contesto del presunto incontro né spiega minimamente il motivo per cui le due persone dovrebbero essere gli assassini di Yara. Ricevuta la lettera, la segreteria di redazione ha provveduto a contattare la questura, che ha inviato al giornale la Scientifica per provvedere ai rilievi delle impronte digitali.

Una procedura obbligata, in casi del genere, anche se gli inquirenti ritengono la lettera completamente inattendibile e probabilmente scritta da un mitomane.

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