«Brebemi, riaprire subito i cantieri»
I sindacati lanciano l'allarme

«Occorre difendere la legalità, ma non a spese dei lavoratori: sono oltre 1000 i posti a rischio, tra aziende appaltatrici e subappaltatori, a causa del blocco dei cantieri BreBeMi». Lo ha detto è il segretario Cisl Lombardia, Gigi Petteni.

«Occorre difendere la legalità, ma non a spese dei lavoratori: sono oltre 1000 i posti a rischio, tra aziende appaltatrici e subappaltatori, a causa del blocco dei cantieri della BreBeMi». A lanciare l'allarme è il segretario generale della Cisl Lombardia, Gigi Petteni, che in una lettera aperta inviata questa mattina, insieme al segretario del sindacato delle costuzioni, al presidente Formigoni chiede alla Regione di intervenire convocando urgentemente un incontro per ribadire la necessità di proseguire al più presto l'opera, garantendo da subito i lavoratori coinvolti.

“La Cisl e la Filca Lombardia sostengono senza esitazione l'azione della magistratura volta a colpire le azioni illegali svolte da singole aziende appaltatrici – scrive Petteni - e chiedono che si intervenga per individuare e rimuovere la presenza di materiale inquinante, ma ritengono altresì indispensabile che tutte queste azioni siano svolte senza bloccare interamente i cantieri aperti”.

“Il blocco dei cantieri BreBeMi - spiega - può infatti mettere in difficoltà l'intero percorso strategico di infrastrutturazione verso Expo2015, per esempio rimandando l'inizio dei lavori di Tangenziale Esterna Milanese, un'opera correlata finanziata anche da capitali privati, in modo particolare dalle banche, che rischiano la fuga”.

Il problema viene affrontato oggi anche dalla Cgil, che organizza un incontro pubblico con il segretario generale degli edili della Fillea-Cigil Walter Schiavella, il segretario generale della Cgil della Lombardia Nino Baseotto ed il segretario generale della Fillea-Cgil della Lombardia Marco Di Girolamo.

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